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“È stata una bella esperienza di comunità: ben due i pullman alla volta di Roma. I pellegrini appartenevano a tutte le fasce d’età: anziani, giovani famiglie insieme ai loro bambini” racconta il parroco di Santa Maria del Popolo in Surbo, don Mattia Murra.

Il 12 e 13 dicembre scorsi sono stati giorni intensi e ricchi di emozioni. La prima tappa è stata Loreto. Le note del Tota pulchra hanno inaugurato il pellegrinaggio: frate Vittorio ha inoltre esposto tratti caratteristici della storia e della devozione della Santa Casa.

La meta tanto attesa dai pellegrini era Roma nella Basilica di San Pietro: qui il Papa Francesco avrebbe spezzato il pane e avrebbe celebrato l’eucaristia nella solennità della Beata Vergine Maria di Guadalupe. Prima della celebrazione eucaristica, i pellegrini surbini hanno recitato il rosario insieme alle comunità dell’America Latina: una bella esperienza di fraternità e convivialità delle differenze; un modo per far capire anche ai più piccini che Chiesa non è soltanto la parrocchia che ogni giorno frequentano, ma è il mondo intero.

Durante l’omelia, il Santo Padre ha ricordato all’assemblea che Maria fu la prima discepola missionaria: “Certamente dovremmo imparare da questa fede forte servizievole che caratterizza nostra Madre; imparare da questa fede che sa entrare dentro la storia per essere sale e luce nelle nostre vite e nella società”.

Al termine della messa l’incontro con i seminaristi missionari che hanno animato le attività parrocchiali durante la scorsa Settimana Santa: ulteriore momento di festa e di famiglia, dunque, per i viandanti di Santa Maria del Popolo.

La celebrazione eucaristica nella Basilica del Santo Rosario, a Pompei, ha concluso questa esperienza bella ed edificante che resterà nella mente e nel cuore dell’intera comunità che si pone come impegno quello di essere sempre più “sale della terra e luce del mondo”.

 

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