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È partito ieri da Surbo il bus umanitario che porterà a Jaroslaw, in Polonia, un carico di medicine e beni di prima necessità e che tornerà nel Salento con a bordo alcuni profughi ucraini.

 

 

Capofila dell’iniziativa, la parrocchia Santa Maria del Popolo con alla guida l’arciprete-parroco don Mattia Murra, in collaborazione con la cooperativa sociale L’Integrazione, Gli istituti comprensivi Elisa Springer di Surbo e quello di Squinzano e la ditta Manzi Viaggi di Surbo.

È stata una mobilitazione collettiva che ha coinvolto il territorio proprio attraverso la fattiva partecipazione di alunni, insegnanti, genitori, parrocchiani per collazionare quanto necessario a sovvenire alle necessità di chi, ormai da diverse settimane, è sotto assedio tra le città ucraine dove, appena da qualche giorno, con l'apertura dei corridoi umanitari, è stato possibile per le agenzie umanitarie far arrivare i primi aiuti.

“Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. Questa, infatti, è la legge dei profeti” (Mt 7,12). La citazione dell’autore biblico spiega in maniera diretta ed inequivocabile l’intento e lo spirito di una iniziativa che non ha colori politici, non tifa per nessuno ma incalza tutti quegli “operatori di pace” che stanno lavorando sodo perché il conflitto tra Russia ed Ucraina non esondi ma, anzi, venga presto a cessare restituendo serenità a migliaia di uomini, donne, bambini che stanno subendo questo barbaro martirio.

“È la 'Regola d’oro', un insegnamento universale contenuto nelle diverse culture, religioni e tradizioni che l’umanità ha sviluppato nel suo cammino - commenta don Mattia Murra, in queste ore in viaggio verso la meta polacca dove è stato fissato il punto di contatto per la consegna del carico -. È la base di tutti i valori autenticamente umani, quelli che costruiscono una convivenza pacifica, con rapporti personali e sociali giusti e solidali. Questa Parola ci sprona ad essere creativi e generosi, a prendere l’iniziativa a favore di chiunque, a gettare ponti anche verso chi non ci è amico, come Gesù stesso ha detto ed ha fatto”.

“Oggi - conclude l’arciprete di Surbo -, davanti alla tragedia della guerra non possiamo stare fermi, Surbo può dire di non essere stata ferma! È stato bellissimo vedere i nostri ragazzi riempire il pullman: piccoli operatori di pace in soccorso dei fratelli ucraini. Grazie alla scuola Elisa Springer che li ha fattivamente educati alla pace! Grazie all’Istituto comprensivo di Squinzano che si è unito allo spettacolo di carità. Grazie alle dirigenti, ai miei colleghi e a tutto il personale Ora siamo partiti! In questo stracarico pullman di Francesco ci siete tutti, da chi ha donato il più piccolo pacco a chi ha dato il contributo più grosso. Dio vi benedica tutti e che trionfi la pace”.

Chiunque volesse partecipare facendo la propria donazione in denaro, è disponibile il conto corrente della comunità parrocchiale. Il versamento può essere fatto direttamente al seguente Iban: Anspi Maria del Popolo - Iban: IT31E0844516000000000969015.

Il rientro a Surbo è previsto per venerdì e, con ogni probabilità, la missione tornerà con un folto gruppo di profughi che scappano dalla guerra in Ucraina. Sarà la Caritas italiana che è presente in Polonia con una propria postazione ad affidare a don Mattia i profughi destinati a Lecce. Una volta giunti a Lecce la Caritas diocesana provvederà ad attivare i servizi di accoglienza già individuati e segnalati a Caritas italiana (LEGGI).

 

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