L’associazione “21 ottobre 1618 - Opera Maria Manca”, in collaborazione con la compagnia teatrale Ghefiura e la comunità parrocchiale San Nicola e Mater Domini di Squinzano, propone quest’anno - presso il santuario diocesano dell’Annunziata e della Madonna del garofano - la seconda edizione di “Una notte al santuario”, con un copione del tutto inedito rispetto a quello proposto lo scorso anno.
Intenso e toccante il momento di preghiera vissuto ieri sera nella comunità parrocchiale di Santa Maria delle Grazie di Squinzano.
La parrocchia Santa Maria delle Grazie in Squinzano, su iniziativa del parroco, Padre Salvatore Giardina (Ofm), accoglie oggi la Croce di Cutro, simbolo di uno dei grandi mali del nostro tempo: l’esodo, di proporzioni bibliche, di gente disperata che dall’Asia e dall’Africa si riversa sulle coste dell’Europa.
Si tengono in questi giorni a Squinzano le celebrazioni e i festeggiamenti in onore della Madonna del garofano (LEGGI), titolo che solo in questo lembo di terra si dedica alla Vergine; per trovarne uno simile bisogna scomodare il grande Leonardo da Vinci che, nel lontano 1473, dipinse un olio su tavola intitolato appunto “La Madonna del garofano”.
Sono in corso a Squinzano le celebrazioni in onore della Madonna del Garofano.
All’inizio e alla fine della celebrazione presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia, ieri sera, nella matrice di Squinzano (LEGGI), don Luigi Manca, postulatore della causa di beatificazione e canonizzazione e il parroco don Alessandro Scevola, hanno rivolto un saluto al pastore ricordando il fulgido esempio di vita evangelica del Servo di Dio Nicola Riezzo.