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Sono trascorsi ben settantasei anni dal giorno in cui l’Armata Rossa liberò il campo di concentramento e sterminio di Aushwitz, il più vasto situato in Polonia, mentre gli Alleati liberavano altri campi in Europa, dove persero la vita milioni di persone tra ebrei, zingari, portatori di handicap, oppositori politici, omosessuali e religiosi.

 

 

Nonostante gli anni trascorsi, quest’anno più che mai, vogliamo ricordare e riflettere su quanto accaduto, sulle atrocità commesse dall’uomo che, spinto dall’odio e dall’egoismo si è allontanato sempre di più da Dio, pretendendo quasi di prenderne il posto.

La Compagnia teatrale squinzanese “Thàleia”, composta da attori amatoriali provenienti dalle realtà parrocchiali e associative locali, e nata dall’esperienza  triennale della “Via crucis figurata” interparrocchiale realizzatasi negli anni 2016, 2017 e 2018 , impegnata anche nel campo sociale nella trattazione, difesa, e promozione di temi inerenti la persona umana,  propone in un video (CLICCA QUI) brevi letture tratte dagli scritti della senatrice Liliana Segre, di Padre Massimiliano Kolbe e di Edith Stein (Teresa Benedetta della Croce) come spunto di riflessione, affinché quanto accaduto non si abbia a ripetere. 

Anche questa iniziativa è stata accolta e sostenuta dai sacerdoti delle comunità parrocchiali di Squinzano: don Alessandro Scevola, don Vanni Bisconti, Padre Salvatore Giardina, don Attilio Mesagne e don Francesco Pesimena.

 

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