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Ieri sera Squinzano ha partecipato numerosa alla cerimonia di insediamento di don Alessandro Scevola nuovo parroco delle comunità di San Nicola e Mater Domini.

 

 

 

Le tribolazioni non sono mancate in queste due parrocchie che, poco meno di un anno fa, avevano salutato con entusiasmo l’arrivo di don Carlo Santoro, ma problemi di salute sopraggiunti durante i mesi del lockdown e non ancora completamente risolti, hanno costretto il parroco a rinunciare al suo ufficio. Ora, con il senso di accoglienza che li contraddistingue, gli squinzanesi hanno dato il benvenuto a don Alessandro, fino a pochi giorni fa parroco della comunità della Santa Famiglia di Trepuzzi.

La celebrazione eucaristica, trasmessa in diretta da TG NORDSALENTO  di inizio ministero è stata celebrata da mons. Michele Seccia sul piazzale della chiesa antistante piazza San Nicola. In un messaggio di presentazione e di ringraziamento letto poco prima della benedizione, don Alessandro ha sottolineato come la sua ‘sia stata un’obbedienza offerta e sofferta; offerta perché è giusto per i sacerdoti andare a lavorare in un altro pezzo di vigna quando le necessità lo richiedono. Obbedienza sofferta perché non è facile lasciare la comunità che per nove anni ti ha custodito nella fede per iniziare un percorso che tutti sappiamo non essere dei più facili, per tanti problemi, economici e pastorali che nel corso degli anni si sono creati e che attendono una soluzione chiara, concreta ed immediata’.

Un ringraziamento intenso poi ai trepuzzini che ‘con generosità mi stanno permettendo di effettuare i primi lavori a quelli che fungeranno da uffici parrocchiali in questa mia nuova sede. Alle comunità di San Nicola e Mater Domini chiedo umilmente di accogliermi in mezzo a voi non solo come pastore e padre, ma anche come figlio e fratello nella fede; impareremo a conoscerci e ad amarci, impareremo a lavorare insieme e a rendere bella la nostra comunità, non solo esteriormente, ma soprattutto interiormente; ci attende la grande sfida, di formare un’unica, grande famiglia. Uniti siamo più forti, divisi siamo più fragili e vulnerabili. Non lasciatemi solo, ma abbiate il coraggio di sporcarvi le mani, per il bene di questa comunità, non solo con le parole, ma con i fatti, mettendo a frutto i doni che ciascuno possiede’.

Un ringraziamento speciale poi a Padre Francesco Pesimena, anche lui appena arrivato a Squinzano nelle vesti di vicario parrocchiale, ‘Caro Francesco, averti accanto è per me motivo di gioia e di coraggio’. ‘Al caro don Carlo Santoro rinnovo la gratitudine dell’intera comunità di Squinzano per l’impegno abbastanza gravoso con cui in questi mesi ha portato avanti il suo servizio tra notevoli difficoltà. Il Signore possa donargli quella serenità e quella letizia spirituale che certamente negli ultimi periodi gli è mancata.’ Don Alessandro ha poi concluso il suo intervento con quello che, chi lo conosce, sa essere il suo motto: Utreia et suseia, andiamo avanti.

Prima della benedizione finale il vescovo ha ringraziato don Alessandro per la profondità del suo messaggio.

 

 

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