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Qualunque cosa si pensi del lockdown e delle sue conseguenze, è innegabile che sia stata un’esperienza nuova per tutti e, in quanto tale, non poteva lasciare indifferente la vena creativa di Beppe Longo, giornalista e scrittore prolifico che del racconto della nostra terra ha fatto il suo marchio di fabbrica.

 

 

È dalla forzata permanenza in casa che è nato ‘Quinzio in quarantena’ edito da Minigraf. Il titolo sembra quasi un gioco di parole, ma in realtà racchiude in sé l’inizio della nostra storia perché il Quinzio a cui si riferisce è il console romano Tito Quinzio Flaminio da cui prende il nome Squinzano. Un incontro immaginario fra l’autore e il console dà il via a una serie di interviste che, volando fra i secoli e tornando ai giorni nostri, hanno come protagonisti persone che, insieme a noi, hanno vissuto gli effetti della pandemia traendone degli insegnamenti positivi.

L’appuntamento è per venerdì 10 luglio alle 19,30 a Squinzano, in Piazza Plebiscito dove, dopo i saluti del sindaco Gianni Marra, dell’assessore alla cultura Eleanna Bello, del sindaco del C.C. ragazzi Gianmarco Coppola e degli amministratori delle associazioni organizzatrici, vedrà gli interventi degli intervistati: Luigi De Mitri, lo stesso sindaco, don Attilio Mesagne, Antonio Orefice, Giuseppe Palaia e Giuseppe Pezzuto.

Per chi vorrà approfittare dell’occasione, alle 19, quindi mezz’ora prima della presentazione, sarà possibile ammirare dal vivo le opere della “mostra da remoto” pubblicata nel libro. Gli artisti che vi hanno partecipato sono: Chiara Baccaro, Mirella Bitonte, Eliana Calò, Ekaterina Chistiakova, Ulisse Cocciolo, Carlo Danese, Celeste D’Anna, Anna De Donno, Annino Giannuzzi, Ornella Luciani, Fabio Maddalo, Franco Maggio, Francesca Malatesta, Francesca Pede, Paolo Potì, Catia Renna, Enzo Sabato, Paola Solazzo, Antonio Ursino e Lino Spalluto con la sua collezione.

 

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