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La festa delle forze armate e dell’unità della patria del 4 novembre si svolge stamattina a Squinzano come di consueto in piazza Vittoria, dove alle 11,30 ci sarà la cerimonia dell’alzabandiera seguita dalla deposizione della corona di alloro al Monumento ai Caduti e dalla lettura del bollettino di guerra n.1268 in cui il generale Diaz annuncia l’annientamento dell’esercito austro-ungarico.

La mattinata continuerà con il saluto delle autorità, dell’associazione combattentistica e delle istituzioni scolastiche e con un momento di preghiera curato da don Nicola Macculi e padre Gregorio Di Lauro. Nell’occasione le autorità consegneranno delle pergamene a tutte le forze armate segno di riconoscenza del loro contributo nella prima guerra mondiale. Alle 12,30 la cerimonia terminerà con l’esecuzione dell’inno nazionale.

La mattina del 5 novembre alle 9,30, la celebrazione della Santa Messa al cimitero presso la cappella dell’Associazione combattenti e reduci.

“Il centenario della prima guerra mondiale - ricorda il sindaco Gianni Marra - è una data fondamentale per lanciare un messaggio di pace soprattutto verso le nuove generazioni. Occorre essere tutori e custodi della pace ed è questo quindi il messaggio che vogliamo far passare in questo 4 novembre. Un messaggio di unità e non di divisione perché le divisioni creano sempre guerre minando il valore della pace e della democrazia. Siamo orgogliosi di ospitare i rappresentanti delle forze armate a cui va il nostro più sentito ringraziamento in quanto tutori della pace e della sicurezza”.

“Ricordare i caduti di tutte le guerre - sostiene l'assessore Claudio Taurino - non significa rivolgere il nostro pensiero al passato, ma guardare verso il futuro con la ferma consapevolezza che follie come guerra, distruzione e morte non hanno più senso di esistere. Ogni controversia, ogni divergenza ed ogni antagonismo devono e possono essere risolti con il dialogo ed il confronto. In questa logica assume un significato diverso anche la celebrazione della festa delle forze armate le quali non sono più uno strumento di aggressione e belligeranza, ma un mezzo per salvaguardare e garantire la pace in ogni angolo del mondo. Ecco perché è opportuno rivolgere un augurale pensiero ad esse non come forze armate, ma come forze di pace”.

“Ricordare la prima guerra mondiale - spiega infine Mino Solazzo, presidente del Consiglio comunale - significa anzitutto rivolgere un pensiero ai giovani di una generazione che si è sacrificata perdendo talvolta il dono più prezioso, quello della vita. Festeggiamo le forze armate, certi di poter contare sempre sul loro contributo, sia sul piano nazionale che internazionale, nelle missioni di pace; è da sottolineare che in tale campo le nostre forze armate si sono distinte in modo particolare fino a diventare un simbolo per tutto il mondo, associando il grado di umanità tipico degli italiani ad una grande efficienza. Oggi più che mai alle nuove generazioni dobbiamo saper trasmettere il ricordo dei nostri caduti, unendoli ai valori che esaltano la profonda umanità del sacrificio, dell’eroismo e della dedizione. L’amministrazione comunale ritiene dover rendere omaggio a tutti i concittadini che hanno sacrificato la loro vita per la patria.”

 

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