È grande l’attesa e la gioia con la quale la comunità parrocchiale di San Nicola e Mater Domini e l’intera comunità squinzanese si stanno preparando a vivere quello che sarà certamente un grande evento di fede e di preghiera, ossia l’arrivo della reliquia di Santa Rita da Cascia questo pomeriggio alle 18 in Piazza Sant'Anna a Squinzano.
È stata proprio la badessa del monastero di Cascia, Madre Maria Grazia Cossu, insieme con il rettore della basilica, a consegnare questa mattina il prezioso reliquiario al parroco don Alessandro Scevola al termine della messa mattutina (GUARDA).
Dopo la consegna, avvenuta nella cappellina privata delle monache di clausura del Sacro Convento di Cascia, la delegazione parrocchiale che ha accompagnato il parroco sta facendo ritorno a Squinzano dove alle 18 è previsto il grande abbraccio tra la comunità squinzanese e la grande santa dei casi impossibili. Sarà il suono a distesa e gioioso di tutte le campane ad annunciare al popolo l’arrivo della reliquia della santa che sarà accolta dai fedeli in Piazza S. Anna, la piazza dove è collocata la colonna dell’Osanna e che vede ogni anno la benedizione dei ramoscelli d’ulivo durante la Domenica delle Palme.
Dopo l’abbraccio con i fedeli, la sacra reliquia sarà portata in processione fino alla chiesa madre e resterà esposta alla pubblica venerazione fino alla sera di lunedì 10 marzo, giorno in cui dopo la messa serale ci sarà la processione che accompagnerà la reliquia nella chiesa parrocchiale di Mater Domini. Qui la reliquia sosterà fino alla sera di venerdi 14 marzo e proprio quella sera una delegazione di 60 pellegrini ripartiranno per Cascia per la riconsegna alla badessa del prezioso dono.
Durante i giorni del pellegrinaggio ricco è il programma di celebrazioni religiose che si svolgeranno all’interno delle due chiese parrocchiali, in modo da dare non solo agli squinzanesi ma anche ai vari fedeli del Salento la possibilità di pregare la santa dei casi “disperati” in un mondo e in una terra assetata di speranza e di rinascita. E in effetti la figura storica di Rita parla all’uomo di oggi in maniera straordinaria in relazione al messaggio di perdono, di pace, di sofferenza che questa grande Santa ha incarnato nella sua vita come moglie, come madre e infine come donna consacrata a Dio.
“Sono certo che questo pellegrinaggio - afferma il parroco don Alessandro - sarà un momento di grazia per tutta la comunità anche perché si pone all’inizio del cammino penitenziale della Quaresima. Ci mettiamo alla scuola di Rita per imparare da lei ad avere sguardi di misericordia su noi stessi, sulla nostra vita, sul cammino delle nostre comunità”.
“Rosa che profuma di cielo”, si legge nei manifesti preparati per l’occasione, ed è già nell’aria e soprattutto nei cuori che si respira il profumo della santità di questa grande donna che viene a visitare il Salento piantando nel cuore la rosa della speranza che, ci si augura, possa presto sbocciare nel terreno arido delle crisi personali e sociali.