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A Squinzano il carnevale è stato occasione per riaprire il centro polivalente socio ricreativo “Il dono”, specializzato nell’assistenza ai disabili, chiuso a fine 2018.

Quella del centro è una storia travagliata; “aperto per la prima volta il 27 febbraio 2017 (ex art. 105 del regolamento regionale 4) - come spiega Virgilio Vacca, assessore alle politiche sociali - è stato messo a disposizione dei disabili con bassa compromissione delle autonomie funzionali. In via Carso abbiamo due centri perfettamente funzionanti grazie a un finanziamento del 2011, ma attivato nel 2017”.

“Prima della sua attivazione – prosegue Vacca - abbiamo ristrutturato i locali mettendoli a norma. Questo centro era tarato su un’utenza di un massimo di 25 disabili e i fondi a disposizione coprivano un lasso di tempo limitato. L’esaurimento dei fondi ha portato alla chiusura del centro a ottobre dello scorso anno. L’1 marzo è stato possibile riaprirlo grazie a dei fondi ottenuti dal piano di zona, circa 20.000 euro, non senza resistenze da parte degli altri comuni. L’augurio è quello di riuscire a far funzionare il centro fino all’attivazione dei buoni di servizio che la Regione mette a disposizione. I buoni di servizio richiedono una compartecipazione da parte della famiglia, tarata in base al reddito del nucleo familiare, e della regione. I buoni di servizio possono essere attivati solo in alcuni momenti l’anno; la prossima finestra temporale dovrebbe essere fra marzo e aprile. L’augurio è ovviamente che la Regione metta a disposizione nei tempi previsti i buoni, perché i fondi del piano di zona possono coprire solo un paio di mesi. Se dovesse esserci un ritardo o un’indisponibilità il centro rischierebbe di nuovo la chiusura fino alla prossima apertura che dovrebbe essere durante l’estate o subito dopo.”

“Mi preme sottolineare - conclude l’assessore - la varietà delle attività svolte dai ragazzi e il benessere psico-fisico che traggono da quest’esperienza. Per loro è un modo di ritrovarsi e fare vita sociale, opportunità che in genere viene loro negata senza le dovute strutture.”

 

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