Con la celebrazione eucaristica di ieri 12 ottobre in Piazza del Popolo è stato dato ufficialmente inizio alla Missione popolare cittadina a San Pietro Vernotico.

A concelebrare con l’arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta, oltre ai sacerdoti di San Pietro Vernotico, i Missionari Oblati di Maria Immacolata(Omi) che, a partire da oggi e durante questa settimana particolarmente intensa saranno una costante presenza insieme alle suore, ai laici e ai giovani che sono giunti a dare il loro contributo alla missione.
La celebrazione è iniziata con il saluto di don Benedetto Strumiello all'arcivescovo ringraziandolo per aver scelto di essere presente all’apertura della Missione. “Parlare di missione all’interno di una comunità ecclesiale - ha detto don Benedetto - non dovrebbe rappresentare nulla di eccezionale dal momento che, nella sua essenza più profonda, la Chiesa è tutta missionaria. La Missione cittadina è un atto di fede nella forza della Parola di Dio. Questa Parola ravviva la fede, fa ardere il cuore e lo spinge a conversione. Per questo la Missione è il lieto annuncio carico di speranza per l’uomo e l’ambiente che esso abita”.
“È questo il motivo che ha spinto noi parroci - ha concluso - a volere la missione per le nostre parrocchie, consapevoli che frutti di conversione possono nascere là dove, con cuore sincero ci si lascia incontrare dalla persona vivente di Gesù, presente nel suo Vangelo”.
Anche l'arcivescovo ha manifestato la sua gioia di essere in mezzo alla comunità; durante l’omelia si è soffermato sull’importanza della gratitudine e della salvezza universale riflettendo sulle figure di Naaman, il generale siro guarito dal profeta Eliseo, e del lebbroso samaritano che ritorna a ringraziare Gesù; poi sulla Missione popolare, prendendo spunto da un documento scritto tanti anni fa dal vescovo di Taranto, “La missione per il popolo, il popolo per la missione”; la missione evangelizzatrice, popolare, è rivolta alla comunità locale con il desiderio di ravvivare la fede, mentre ogni singolo cittadino ha una missione, è protagonista attivo nella comunità testimoniando la propria fede.
Al termine dell’omelia Panzetta ha dato mandato a tutti i missionari consegnando loro un crocefisso che indosseranno durante la missione; un altro crocefisso è stato dato anche ai laici, alle suore e ai giovani come segno distintivo quando andranno a bussare di porta in porta.
Dopo la comunione sono state invitate all’altare le quindici famiglie che ospiteranno i Centri d’ascolto: a loro il vescovo ha dato una lampada che sarà accesa e posta accanto alla Bibbia nelle sere in cui in queste case saranno accolti tutti coloro che vorranno vivere quest’esperienza diversa di evangelizzazione.
In serata, infine, si è svolta la fiaccolata mariana: una processione di fedeli ha attraversato le vie principali del paese per terminare alla grotta; l’invito dei missionari è stato quello di “sentirsi guardati da Maria, in questi giorni nel nostro andare, nel nostro incontrarci; tutto ciò che vivremo poniamolo sotto il suo sguardo, perché non sempre sono necessarie le parole, a volte basta uno sguardo per capire tante cose; Maria ci guarda così, con i suoi occhi di madre”.

