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Se la musica è il cibo dell’amore, allora, come esortava Shakespeare, si continui a suonare. Alle note, durante il tragico periodo in corso, si aggrappa la normalità che il maledetto virus tende a strapparci. 

 

 

 

E dunque un sapore di sfida, più o meno involontario, s’avverte nel concorso musicale organizzato dall’Azione cattolica della parrocchia Sant’Antonio da Padova, di San Cesario di Lecce. Il festival della canzone per bambini intitolato “Giglio d’oro”, la cui fase finale si svolgerà a giugno.

In gara autori, compositori e interpreti di canzoni inedite in lingua italiana. Una categoria comprende partecipanti di età compresa fra i cinque e i sette anni, l’altra è riservata ad artisti che abbiano computo gli otto anni e a quelli non maggiori di undici. Un’occasione di festa e di comunione, oltre che per scoprire talenti. I quali, si spera, saliranno sul palco per una serata in onore di Sant’Antonio.

Al religioso francescano e dottore della Chiesa nato a Lisbona e morto a Padova, e che si festeggia il 13 giugno, il titolo del concorso rende omaggio, poiché egli è tradizionalmente raffigurato con un giglio bianco in mano. Fiore che indica purezza, qualità dell’animo dei bambini. Candore che trasparirà dalle note e dalle parole che animeranno il concorso.

La commissione che le giudicherà è composta da Gloria Dascenzi, insegnante di educazione musicale presso la scuola secondaria di Vernole; Daniela De Giorgi e Cinzia Cruciato, insegnanti dell’istituto comprensivo di San Cesario di Lecce e diplomate al Conservatorio di Lecce; Massimiliano Cananà, docente di lettere al liceo scientifico “De Giorgi” di Lecce e diplomato in musica presso il Conservatorio di Lecce; Luigi Pascali commediografo, attore, scrittore e poeta di San Cesario di Lecce. 

 

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