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Domenica scorsa l’arcivescovo Michele Seccia ha amministrato il sacramento della confermazione a venticinque giovani della matrice di San Cesario di Lecce.

Avete risposto 'eccomi' all’esortazione del vostro parroco, sapete cosa significa affermare questo? Rispondere di sì al vostro battesimo! - ha detto Seccia nell’omelia -. Il rispondere 'rinuncio, eccomi, credo' significa prendere un impegno, la cresima non è l’arrivo, ma è la gioia della testimonianza, così come hanno risposto gli apostoli nel cenacolo. Egli ci conduce come ha condotto gli apostoli fuori dalle nostre mura, come ha condotto i grandi patriarchi e per questo nelle vostre preghiere dovete chiedere: 'Signore cosa vuoi che io faccia?', proprio perché siamo chiamati alla vita! Siate coraggiosi, è questo che vuole lo Spirito Santo”.

“Il sacramento della confermazione - ha continuato l'arcivescovo - non deve essere dimenticato: domani a scuola, con gli amici come parlerete di oggi? Del pranzo, dei regali o testimonierete il vangelo? Dio ci sceglie e noi sappiamo sceglierlo?”.

Poi rivolgendosi alle famiglie dei ragazzi ricordando l’importanza dell’educazione alla fede e del costante impegno della preghiera con il segno della croce ha concluso: “Lui ci aspetta sempre qui, alla mensa dell’altare , perché così come in famiglia è a tavola che ci si ritrova e in una buona famiglia si vede se i membri sono contenti o se c’è qualcosa che non va. Allora chiediamo allo spirito santo di illuminare la nostra vita come ha fatto con Maria, per essere sempre felici”.

 

Le foto sono di Studio Laudisa, San Cesario di Lecce.

 

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