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Si è svolto a Novoli un incontro sul tema “Le trappole della rete: educare ed educarsi al tempo di internet”. Organizzato dall’associazione culturale Nova LiberArs, che ha come presidente la dottoressa Rucco Emanuela, in collaborazione con il comune di Novoli, la testata giornalistica Paese Miu e l’associazione Fucina Sociale.

Dal titolo del dibattito si evince la delicata questione trattata. Viviamo in un'epoca in cui non si può prescindere dall’utilizzo della rete. Con l’avvento di internet ci sentiamo nettamente agevolati in molte situazioni: restiamo connessi con amici e familiari lontani, facciamo acquisti convenienti, seguiamo notizie in tempo reale. Tutto molto interessante, ma dietro questa apparente e sana azione telematica, spesso si celano dei gravi pericoli. Pericoli che a volte hanno il nome di reato e, nella peggiore delle ipotesi, mettono a rischio anche la stessa vita.

“Sono 180 le vittime registrate in un anno a causa dei selfie estremi”, afferma l’avvocato Barbara Rodio, ospite del dibattito, la quale ha descritto con la freddezza dei numeri, una moda diffusa ora tra i giovanissimi come quella del daredevil serfie. Pratica che consiste nello scattarsi delle foto in una situazione di estremo pericolo. A tal proposito, la psicologa Mariangela Bruno, ha tracciato le possibili cause che spingono le nuove generazioni all’utilizzo eccessivo dei social e della rete. “Lo schermo del telefono o del pc scherma i ragazzi, consente loro di non essere giudicati per ciò che sono, ma solo per ciò che mostrano on line”. Verità, però, spesso falsate.

“C’è alla base di tutto questo, una grande inconsapevolezza”, ha affermato la responsabile della sezione di polizia postale di Lecce, la dottoressa Lucia Barbetta: gli adulti non conoscono il problema e i ragazzi non sono coscienti delle conseguenze.

Certamente discutere su tematiche come la dipendenza da internet (si contano circa tre milioni di persone nel mondo), abusi, adescamenti da parte di pedofili e tanto altro, porta ad una inevitabile riflessione sull’argomento. La rete internet ha una moltitudine di vantaggi, ma non solo. Dobbiamo metterci in ascolto della “parte non buona”, conoscerla, affrontarla, educarla.

 

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