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La comunità di Novoli muove i primi passi verso la festa in onore del santo patrono Antonio Abate per l’edizione 2019. Arrivano le prime notizie ufficiali: padre Luca Fracasso superiore dei padri passionisti del convento di Novoli sarà il predicatore del novenario.

Una scelta questa nel “segno della continuità”, afferma don Luigi Lezzi, attuale parroco della chiesa dedicata al santo. “Abbiamo preferito quest’anno un sacerdote che vive il nostro quotidiano e continuerà a farlo anche dopo la festa”. Padre Luca è, infatti, un sacerdote che bene conosce la realtà novolese, oltre ad essere molto amato dalla comunità. “Per il resto il programma religioso manterrà i suoi appuntamenti ormai noti e resi pubblici in prossimità della festa - continua don Luigi - ”.

Un cammino lungo quello che porterà il comitato e l’intera comunità, alla realizzazione della festa in onore di sant’Antonio abate, che ogni anno accoglie migliaia di pellegrini e curiosi nel piccolo paese della provincia. “L’impegno è di far respirare loro un’aria bella, segno di una comunità che ci tiene a questa festa”, afferma don Luigi.

La sfida che il paese rinnova ogni anno è proprio questa: essere capace di consegnare un patrimonio culturale alle nuove generazioni, come quello della costruzione della focara (con tutta la passione e il folclore che ne consegue), mantenendo però salda la fede e la devozione verso il santo patrono. Il parroco ci tiene a rilevare proprio quest’aspetto: “la parte spirituale ci deve segnare di più perché è la festa di sant’Antonio abate, non lo dimentichiamo”.

Negli anni si è affermato, inoltre, l’evento della focara, intorno al quale sono nate una serie di manifestazioni, come festival musicali ed artistici, capaci di richiamare l’interesse di molti riguardo la “notte del fuoco” in onore di Sant’Antonio abate. Anche per il 2019, quindi, il presidente del comitato, Fernando D’Agostino, insieme ai suoi collaborati e la proloco di Novoli, si impegneranno per la realizzazione della festa. A tal proposito è attiva da lunedì 12 novembre la raccolta degli oboli per le vie del paese. Il tutto in sinergia con le autorità civili del comune novolese, che vive il suo periodo di commissariato. La dottoressa Paola Mauro ha fatto sapere la sua disponibilità a collaborare per la buona riuscita dell’evento.

Si riparte, quindi. Una ripartenza dettata dalla certezza che il giusto equilibrio tra l’aspetto religioso e quello civile della festa, sia la scelta più giusta da perseguire.  

 

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