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Mercoledì prossimo, 30 aprile alle 19,00 nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo in Novoli, Simone Maria Politi sarà istituito accolito.

 

 

 

 

L’accolitato «È il secondo dei Ministeri istituiti e nel suo concreto esercizio, è destinato a mettere in risalto l’intimo legame che esiste tra liturgia, l’Eucaristia in particolare, e carità. […] L’assemblea liturgica, convocata dall’amore del Padre per celebrare la Pasqua di Cristo che è il “mistero della carità”, deve anche esprimere nel modo più pieno il “ministero della carità”. Ciò si realizza concretamente attraverso l’esercizio di molteplici e diversi servizi suscitati dallo Spirito di amore e finalizzati a manifestare e far crescere la comunione fraterna» (Messale Romano, Istruzione generale, 62).

Simone Maria giunge a questo momento nel mentre sta compiendo il suo cammino di formazione per ricevere il dono più grande del sacramento dell’ordine nel diaconato, prima, e nel presbiterato dopo.

Proveniente dalla comunità parrocchiale di Santa Maria della Porta in Lecce, accompagnato nella sua crescita umana e spirituale dai parroci che nel tempo si sono succeduti (mons. Angelo Renna, don Antonio Perrone, mons. Nicola Macculi e - attualmente - don Giovanni Serio), Simone Maria - dopo il percorso di formazione accademico teologico e seminaristico, dopo aver testato e consolidato la sua formazione umana e pastorale nelle parrocchie prima di San Pio X e poi della cattedrale in Lecce sotto la guida e l’accompagnamento sapiente di don Vito Caputo, dopo l’esperienza forte, densa e coinvolgente al “Cottolengo” di Torino, da settembre del 2024 vive il servizio pastorale presso la comunità parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo in Novoli guidata da don Stefano Spedicato.

Durante la celebrazione eucaristica di mercoledì prossimo, oltre agli arcivescovi Michele Seccia e Angelo Panzetta sarà presente anche l’arcivescovo Luigi Pezzuto, Simone Maria sentirà pronunciare per sé queste parole da parte del vescovo: «Figlio carissimo, scelto per esercitare il servizio di accolito, tu parteciperai in modo particolare al ministero della Chiesa. Essa, infatti, ha il vertice e la fonte della sua vita nell’Eucaristia, mediante la quale si edifica e cresce come popolo di Dio. A te è affidato il compito di aiutare i presbiteri e i diaconi nello svolgimento delle loro funzioni, e come ministro straordinario potrai distribuire l’Eucaristia a tutti i fedeli, anche infermi. Questo ministero ti impegni a vivere sempre più intensamente il sacrificio del Signore e a conformarvi sempre più il tuo essere e il tuo operare. Cerca di comprenderne il profondo significato per offrirti ogni giorno in Cristo come sacrificio spirituale gradito a Dio. Non dimenticare che, per il fatto di partecipare con i tuoi fratelli all’unico pane, formate con essi un unico corpo. Ama di amore sincero il corpo mistico del Cristo, che è il popolo di Dio, soprattutto i poveri e gli infermi. Attuerai così il comandamento nuovo che Gesù diede agli apostoli nell’ultima cena: amatevi l’un l’altro, come io ho amato voi» (Dal Rito dell’Istituzione degli accoliti, n. 77).

L’augurio che rivolgiamo a Simone Maria è quello di compiere nella vita quanto chiesto a lui dalla Chiesa che lo chiama ad un ministero di predilezione e di impegno così da «testimoniare nelle opere il mistero che celebriamo nella fede» (Dal Messale romano, Preghiera Colletta del Venerdì fra l’ottava di Pasqua).

 

 

 

 

 

 

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