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"Misericordia io voglio e non sacrifici" leggiamo nel testo biblico. La misericordia è un altro dei tratti distintivi della fraternità su cui oggi, 13 gennaio 2022, al settimo giorno della novena in onore di Sant'Antonio Abate a Novoli, Padre Antonio D'Amore si sofferma nel suo pensiero omiletico.

 

 

 

Richiamando le parole di Papa Francesco, egli definisce la "misericordia" quale sintesi dell'agire di Dio e un atto di responsabilità che Dio stesso ha verso l'uomo.

Come nella chiamata di Matteo nel collegio apostolico, Gesù mostra ai peccatori che non guarda al loro passato, alla condizione sociale, alle convenzioni esteriori, ma piuttosto apre loro un futuro nuovo.

Perché la fraternità della chiesa va intesa necessariamente nella direzione dell'accoglienza dell'altro e mettendo sempre, al primo posto, la capacità di perdonare ed avere misericordia.

"Tutti noi siamo invitati alla mensa del Signore - scrive Papa Francesco -. Facciamo nostro l’invito a sederci accanto a Lui insieme ai suoi discepoli. Impariamo a guardare con misericordia e a riconoscere in ognuno di loro un nostro commensale. Siamo tutti discepoli che hanno bisogno di sperimentare e vivere la parola consolatrice di Gesù. Abbiamo tutti bisogno di nutrirci della misericordia di Dio, perché è da questa fonte che scaturisce la nostra salvezza".

Stasera, come di consueto, l’appuntamento con la preghiera alle 18,15 con la novena e la santa messa presieduta da don Luigi Lezzi e la predicazione affidata, per l’appunto, a Padre Antonio. Diretta su Portalecce (pagina Fb) e Telesalento (ch 73) per la regia di Gabriele Coppola.

 

 

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