0
0
0
s2sdefault

La staffetta della Memoria si è fermata a Monteroni, nella giornata di ieri, per commemorare un poliziotto-eroe che risponde al nome del maresciallo di Polizia Giuseppe Barba.

 

 

 

Quella compiuta nel cimitero del paese, davanti alla sua tomba, è stata una tappa del cammino del Memorial day 2021 promosso dal Sap, sindacato autonomo di Polizia, e dall’associazione culturale Memorial Day Sap, a ridosso del 29esimo anniversario della strage di Capaci e di quella di via D’Amelio.

Un’iniziativa per celebrare le vittime del dovere, chi ha perso la vita a causa del terrorismo, delle mafie e di ogni forma di criminalità

Dopo la commemorazione dei caduti della Polizia di Stato presso la Questura di Lecce, alla presenza del questore Andrea Valentino, la staffetta ha raggiunto Monteroni per un momento di riflessione e preghiera guidato da don Antonio Sozzo, cappellano della Polizia di Stato per la provincia di Lecce, e da don Alessio Seconi, viceparroco della chiesa madre del paese. Con loro i familiari di Barba e i colleghi poliziotti. E un lungo applauso ha chiuso il cerchio di una cerimonia semplice che ha fatto vibrare le corde dei ricordi e delle emozioni.

Barba ha pagato con il sacrificio della vita la sua scelta di non tirarsi indietro al cospetto del proprio dovere e del pericolo, dimostrando con le sue azioni profondo senso dello Stato e totale attaccamento alla divisa. 

Il maresciallo morì il 25 luglio 1982, a 49 anni, a seguito delle gravi ferite riportate quaranta giorni prima nel tentativo di sventare una rapina nell’ufficio postale di Monteroni, il suo paese. Era il 15 giugno e Barba non esitò a intervenire nonostante fosse libero dal servizio e disarmato. Nel corso della colluttazione con uno dei due malviventi riuscì quasi ad avere la meglio. Anche il secondo rapinatore si lanciò però contro il poliziotto, permettendo al complice di rialzarsi e di esplodere un colpo di pistola che ferì gravemente il maresciallo Barba.

Dopo Monteroni, la staffetta ha compiuto un’altra tappa a Scorrano per ricordare il brigadiere Luigi Carluccio, che perse la vita, a 28 anni, il 15 luglio 1981. Il poliziotto era un artificiere e prestava servizio presso la Questura di Milano: quella notte era impegnato nelle operazioni di disinnesco di alcuni ordigni posizionati da un gruppo terroristico nel centro di Como, quando venne investito e ucciso dall’esplosione di una delle bombe. Era la “notte dei fuochi”: otto attentati dinamitardi programmati dai terroristi, al culmine degli anni di piombo, in diversi punti della città lombarda. E proprio poco prima dell’appuntamento con la morte, l’artificiere salentino era riuscito a neutralizzato altri ordigni inesplosi: in un caso aveva scongiurato il peggio dieci secondi prima che avvenisse la deflagrazione.

L’esempio di Barba e Carluccio, due esponenti delle forze dell’ordine che sono figure di riferimento e simboli del Salento, è la bussola che ha indicato la rotta del Memorial day 2021. Una staffetta che consegna soprattutto ai più giovani il testimone della legalità, dello spirito di servizio e della dedizione al proprio dovere.

 

 

Forum Famiglie Puglia