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È con la prima domenica d’ Avvento che, quest’anno, nella parrocchia “Maria SS. Ausiliatrice” di Monteroni guidata da don Giorgio Pastore è iniziata la preparazione alla Giornata del seminario dell’8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione di Maria.

La comunità del nostro seminario, infatti, è stata entusiasta nell’accettare l’affettuoso invito rivolto dalla comunità monteronese, a trascorrere una giornata all’ insegna della preghiera, della fraternità, della condivisione e della festa. Il momento centrale e di apertura della giornata è stata la celebrazione eucaristica delle 10.30, presieduta dal rettore don Tony Bergamo, durante la quale, nell’omelia, ciascuno dei giovani seminaristi ha avuto la possibilità di lasciare una testimonianza forte e significativa, seppur in poche battute, alla numerosa assemblea presente.

I loro interventi hanno riguardato la motivazione di una scelta di vita intensa, le relazioni e lo stile che un seminarista ha in un contesto giovanile come quello attuale e la figura di Dio per ciascuno. “Il seminario - hanno sottolineato - è il tempo in cui potersi scoprire, in cui rispondere alla sua chiamata, in cui, magari, trovare la verità di un sogno”.

"Ciò che è essenziale nel rapporto con i giovani - ha spiegato Francesco Pio - è il dialogo, senza la paura di dire che sicuramente Dio ha una chiamata per ciascuno”.

Marco ha invece sottolineato che “Dio è un amico, l’unico che è sempre vicino per aiutarci”. “L’esperienza della fraternità è fondamentale, aiuta alla crescita nella vita”- queste le parole di Daniele. Lorenzo invece ha concluso dicendo “Seguire Gesù significa far entrare nel cuore una Parola del vangelo, che rimane e risuona, si radica e ci cambia”.

La messa si è conclusa con un bel gesto da parte dei ragazzi: la consegna di un segnalibro con la preghiera che loro stessi hanno realizzato e il saluto personale a ciascuno dei fedeli all’uscita della chiesa. Alla messa è seguita la visita in una delle ville simbolo del paese e nella storica rettoria di S. Fili.

Poi il momento del pranzo di comunità, altra occasione in cui si sono potute intessere nuove relazioni, amicizie, tempo in cui, tra un piatto e l’altro, i ragazzi, con il loro stare con tutti, sono diventati parte della comunità parrocchiale.

Nel pomeriggio non è mancato il momento del divertimento con una partita a calcetto che ha visto sfidarsi la squadra del seminario contro quella dei giovani della parrocchia: questa finestra sportiva ha poi chiuso la permanenza della comunità del seminario in parrocchia. Anche durante il gioco i ragazzi hanno cercato di trasmettere gli importanti valori del gioco di squadra, della fratellanza e del rispetto; tutti piccoli segni che però dicono del loro essere giovani in cammino alla sequela del Maestro.

Insomma una giornata che ha lasciato un bellissimo segno e certamente un indimenticabile ricordo nel cuore della comunità dell’Ausiliatrice e dei giovani seminaristi che in maniera diretta hanno sperimentato che significhi avere alle spalle l’affetto delle comunità che pregano per loro, li accompagnano, li sostengono.

Allora prepariamoci tutti a vivere la Giornata del Seminario, giornata di preghiera per i nostri giovani, perché siano sempre testimonianza di un “sì” sincero, proprio come quello di Colei che è nostra madre e guida, Maria.

 

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