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Grande festa ieri ad Ardea, nella diocesi di Albano nel Lazio dove è sbarcato il progetto Casa della Befana per portare conforto e “dolcezze salentine” ai padri separati e soli, accolti in una struttura della Chiesa locale.

 

 

 

Ieri, infatti, in previsione della festa del papà, i volontari della Casa della Befana di Monteroni di Lecce, guidati da don Giuseppe Spedicato, si sono fatti presenza solidale con una nuova iniziativa di solidarietà ideata per sostenere gli ospiti della casa di accoglienza “Mons. Dante Bernini” dei padri separati dei figli e uomini soli di Ardea (diocesi di Albano) preparando eccezionalmente per loro e consegnando oggi la “zeppola di San Giuseppe”.

 

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«Da molto tempo la Chiesa di Albano - ha sottolineato ieri il card. Marcello Semeraro, amministratore apostolico di Albano, originario di Monteroni, accogliendo gli amici concittadini della Casa della Befana - mostra una concreta attenzione verso quei suoi fedeli che vivono in situazione di separazione, divorzio e nuova unione. È una iniziativa che appartiene alla pastorale ordinaria della Chiesa di Albano, che da venti anni incontra e si lascia incontrare da quei figli e fratelli che ha generato come sposi nel sacramento delle nozze e che ora vivono il dolore di un amore ferito, fallito, finito».

Come ogni anno la Casa della Befana condivide l’esperienza della solidarietà con alcune realtà sul territorio nazionale e non che vivono situazioni particolari. Si ricordi a giusta memoria l’esperienza tra i terremotati a Norcia nel 2017, e l’incontro con i poveri di Chisinau in Moldavia, l’anno scorso.

Quest’anno in previsione dell’inizio dell’Anno Giuseppino il prossimo 19 marzo, “mi è sembrato opportuno - ha detto don Giuseppe Spedicato, arciprete di Monteroni e fondatore della Casa della Befana - vivere questa esperienza di condivisione con coloro che vivono ogni giorno la drammaticità del sentirsi soli, abbandonati, falliti… Per noi della Casa della Befana è stata la migliore occasione per rispondere ad un appello che Papa Francesco a rivolto a tutti: ‘Il mondo ha bisogno di padri, rifiuta i padroni, rifiuta cioè chi vuole usare il possesso dell'altro per riempire il proprio vuoto; rifiuta coloro che confondono autorità con autoritarismo, servizio con servilismo, confronto con oppressione, carità con assistenzialismo, forza con distruzione’".

 

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“Un appello - ha concluso don Giuseppe - che impegna ciascuno di noi a riscoprire la figura di San Giuseppe, l’uomo che passa inosservato, l’uomo della presenza quotidiana, discreta e nascosta, un intercessore, un sostegno e una guida nei momenti di difficoltà. San Giuseppe ci ricorda che tutti coloro che rimangono nascosti o in ‘seconda linea’ hanno un protagonismo senza pari nella storia della salvezza”.

“Preparare le zeppole di San Giuseppe con questi papà in difficoltà - ha aggiunto il noto pasticcere salentino, Angelo Bisconti, membro della spedizione monteronese che sul posto ha preparato zeppole per tutti - è per noi motivo di gioia, di festa, ma soprattutto di attenzione nei confronti di chi nella vita vive situazioni difficili”.

Ad Ardea, con don Giuseppe e Bisconti - tutti e tre ospiti del cardinale - anche il presidente della Casa della Befana Giuseppe Giordano: anch’egli ha manifestato la sua piena soddisfazione nel sostenere questa nuova meravigliosa iniziativa.

 

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