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I fedeli di Borgagne anche quest’anno festeggeranno il protettore Sant’Antonio di Padova, anche se solo con celebrazioni religiose a causa dell’emergenza sanitaria ancora in corso.

 

 

 

Il programma della solennità prevede infatti, oltre alle celebrazioni liturgiche, la sola presenza della banda per alcune vie della frazione ed un breve spettacolo pirotecnico. Le messe si terranno tutte in chiesa madre, tranne quella vespertina di domani 12 giugno, che sarà presieduta presso l’oratorio dal rettore del seminario diocesano di Lecce, don Tony Bergamo, e quella vespertina di domenica 13 giugno, presieduta sempre all’oratorio da mons. Cristoforo Palmieri, vescovo emerito di Rreshen.

“La pandemia non ferma la fede, anzi, ci permette di vivere in maniera più autentica la venerazione per il nostro santo patrono. Viviamo un momento in cui si desidera ripartire, ed è proprio l’intenzione che innalziamo al nostro patrono, custodire la comunità da questo nemico invisibile e aiutarci a vivere sempre più intimamente il nostro incontro con il Signore, attraverso una vita che sia espressione autentica del Vangelo, così come fu quella del santo di Padova” ha commentato don Cosimo Marullo, parroco della frazione di Melendugno, confermando la tradizionale devozione che da secoli la comunità ha maturato nei confronti di questa imponente figura francescana.

 

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