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La comunità di Borgagne quest’anno torna a festeggiare nel mese di giugno il suo protettore, Sant’Antonio da Padova.

 

 

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Una festa molto sentita dai fedeli del posto, costretti a vivere questi momenti di devozione in modo diverso rispetto agli anni precedenti, adottando tutte le misure necessarie al contenimento del coronavirus. “Antica è la devozione per il Glorioso Santo di Padova nel paese di Borgagne, un legame forte che scalda il cuore dei fedeli che con grande devozione invocano il Santo. Sant'Antonio per i borgagnesi non è semplicemente il Santo Patrono, ma è soprattutto un compagno di viaggio nel cammino di fede. L'esperienza che stiamo vivendo in questi mesi, che non ci permette di gustare a pieno il clima della festa, ci permette di comprendere, invece, l'essenzialità di ciò in cui crediamo” ha precisato don Cosimo Marullo, parroco di Borgagne.

“La festa di Sant'Antonio - ha concluso il parroco della frazione di Melendugno - diventa quest'anno un momento di riflessione sull'autenticità di un culto dei santi non legato ad orpelli e cornici più o meno belle, quali possono essere le luci, la banda, le bancarelle. Ci permette invece di comprendere quanto Sant'Antonio può essere per ciascuno di noi un esempio da seguire nella povertà, lui che si è rivestito del saio francescano, e nell'annuncio del Vangelo che dev'essere il centro del nostro cammino di fede. Non possiamo semplicemente dirci cristiani perché partecipiamo alla messa: Cristo deve essere il centro della nostra vita sempre, attraverso i sacramenti e l'annuncio della Parola. E di questo il nostro santo patrono ne è esempio. Sant'Antonio custodisca la comunità di Borgagne e tutti i fedeli che a Lui si rivolgono”.

Stasera, alle 19, si terrà in chiesa madre la solenne celebrazione eucaristica, con l’atto di affidamento a Sant’Antonio e la consegna delle chiavi al protettore.

 

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