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La festa della Madonna di Roca rappresenta per le comunità di Melendugno, Borgagne, Calimera e Vernole, una ricorrenza non solo religiosa ma anche storica.

 

 

Questo evento infatti rievoca la nascita di questi paesi, in quanto la formazione dei primi agglomerati urbani è riconducibile proprio agli avvenimenti ricordati durante questa tradizionale festa. Infatti, fino al 1480, Roca risultava essere una vera e propria città fortificata, guidata dal conte di Lecce Gualtieri VI di Brienne, mentre nell’entroterra erano presenti solo piccoli casali agricoli, uno dei quali nei pressi della vecchia chiesa di San Lorenzo (in agro di Vernole).

Proprio nel 1480, i Turchi assediarono Roca e la popolazione locale si rifugiò nelle zone dell’entroterra. Alcune malcapitate famiglie trovarono ospitalità proprio nei casali limitrofi a Melendugno, dove si stabilirono in via definitiva dando origine al vero e proprio centro abitato. La comunità volle così ringraziare la Madonna per aver indicato loro la via che li avrebbe messi in salvo, un gesto che la popolazione iniziò a commemorare recandosi ogni anno proprio al santuario di Roca.

Domani, l’arcivescovo Michele Seccia celebrerà la messa proprio in onore alla Madonna di Roca alle 10,30 a porte chiuse presso la chiesa madre di Melendugno. La celebrazione sarà trasmessa sui canali social della parrocchia e su Portalecce (sito e pagina Fb).

 

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