Il 2 novembre resta un giorno speciale per tutta la Chiesa in preghiera per i fedeli defunti.

Papa Leone presso l'ingresso del Cimitero Verano di Roma ha rivolto alcuni pensieri a riguardo: "Oggi, però, non siamo qui soltanto per commemorare quanti sono passati da questo mondo. La fede cristiana, fondata sulla Pasqua di Cristo, ci aiuta infatti a vivere la memoria, oltre che come un ricordo passato, anche e soprattutto come una speranza futura. Non è tanto un volgersi indietro, ma piuttosto un guardare avanti, verso la mèta del nostro cammino, verso il porto sicuro che Dio ci ha promesso, verso la festa senza fine che ci attende. Là, attorno al Signore Risorto e ai nostri cari, gusteremo la gioia del banchetto eterno".
Anche la comunità di Lequile si è radunata puntualmente, come ogni anno, per la celebrazione mattutina di suffragio e la nutrita partecipazione ha rivelato il forte legame a questa tradizione. La preghiera per coloro che con la loro anima sono verso Dio manifesta la consapevolezza del cammino comune verso il cielo.
Il mese di novembre avrà altri appuntamenti, di riflessione e di preghiera, sulle realtà ultime messi in programma dal priore Carmelo Lezzi dell'arciconfraternita del Suffragio e dal padre spirituale don Andrea Zonno nella cui parrocchia ha sede il sodalizio.
Venerare la beata Vergine Maria che intercede per le anime del purgatorio non ha le caratteristiche di una festa tradizionale ma è tutta incentrata sulla preghiera. Coinvolge i confratelli e le consorelle, le comunità e i singoli fedeli che in questo Anno Santo della speranza l'arciconfraternita ha fatto dono di una statua della Madonna delle Anime del Purgatorio realizzata da A. Calogiuri, benedetta e offerta ai fedeli per la venerazione.
"Nessuno è già in Paradiso: si entra solo attraverso la porta stretta dell’amore purificato. Per questo, subito dopo Tutti i Santi, la Chiesa ci fa chinare verso il mistero del Purgatorio. Non è un luogo di terrore, ma un dono di misericordia: l’amore che continua a guarire. Dio non punisce: Egli purifica. Le anime del Purgatorio non sono abbandonate, ma amate. E noi siamo chiamati a partecipare alla loro liberazione attraverso la preghiera, le opere buone e le indulgenze, che la Chiesa concede in questi giorni come atto di carità reale" (M. Proietti).


