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Venerdì 5 marzo dalle 15,30 alle 17,30, naturalmente in modalità web meeting, la presentazione pubblica in streaming di un progetto di contrasto alla povertà educativa nella città di Lecce, che è stato approvato dall’impresa sociale ‘Con i Bambini’ che lo ha finanziato con 580.000 euro (di cui il 10% a carico degli enti proponenti).

 

 

 

Il progetto (LEGGI QUI L’ABSTRACT) si chiama Le(g)ami e “punta” ad attivare un sistema di protezione sociale e scolastica verso gli adolescenti cosidetti “caregiver”, ovvero i ragazzi che per vari motivi “si prendono cura” in famiglia di problemi e responsabilità più grandi di loro e per tal motivo non stanno al passo con i programmi di apprendimento e neanche con la bellezza del vivere la loro età: si tratta di ragazzi che accudiscono genitori affetti da patologie invalidanti, assicurano loro assistenza farmaceutica o addirittura infermieristica, sopperiscono al disbrigo di faccende domestiche o pratiche burocratiche, anche in caso di genitori soggetti a regimi di detenzione o in cura presso strutture sanitarie, o ancora genitori immigrati alle prese con difficoltà con i permessi di soggiorno o problemi sul lavoro.

Il fenomeno degli adolescenti “caregiver” è stato “scoperchiato” inizialmente nel Regno Unito, l’Ue ne ha fatto territorio privilegiato di indagine e di welfare, in Italia le prime misure di emersione e tutela sono state attivate dalla Regione Emilia Romagna, recentemente anche la Puglia ha legiferato in materia, sia pure in un ambito genericamente riferibile ai familiari “caregiver”, non esclusivamente agli adolescenti.

Il progetto prevede che in collaborazione con il sistema scolastico della città di Lecce si individuino i “casi” più significativi a cui erogare un servizio di welfare innovativo: accompagnamento scolastico, affiancamento in famiglia, proposta di percorsi didattici personalizzati, apertura di un centro cittadino - denominato “I care” - nel quale creare le condizioni per uno scambio virtuoso di valore nelle relazioni “fra pari”, ovvero mettere in condizione i ragazzi “caregiver” di recuperare il piacere delle attività extrascolastiche, delle attività ludiche, dello scambio intergenerazionale.

Si comprende bene come il progetto non inventa nulla, ma concorre a far conoscere un fenomeno sommerso, in parte noto agli insegnanti, in parte agli assistenti sociali, in parte agli psicologi, in parte ai pediatri, in parte ai sociologi, ma privo di una strategia e un approccio unificanti, necessari a compensare le privazioni educative e sociali che gravano su questi ragazzi a causa delle difficoltà familiari.

Il progetto sarà realizzato da un partenariato composto dalla Comunità Emmanuel (capofila), dalla Cooperativa “La Strada”, dalla Fondazione Emmanuel, dal Centro Studi di psicologia psifia, dall’Ente di formazione Innovamenti, dall’A.p.S. “Anziani e non solo” - pioniera in Emilia Romagna dei progetti di welfare verso queste categorie di bisogni -, dell’Ente valutatore Human Foundation.

È appena il caso di precisare quanto possa contare, in questo progetto, anche la sensibilità dei parroci della città di Lecce, che sicuramente sono a conoscenza di particolari situazioni familiari e possono diventare validissimi collaboratori nella emersione delle criticità e nella messa a regime di un sistema di protezione sociale.

locandina legami

 

 

 

Forum Famiglie Puglia