Per domani 13 giugno, memoria liturgica di Sant’Antonio da Padova, la chiesa di Sant’Antonio “della piazza”, a due passi da Piazza Sant’Oronzo, si è vestita a festa.
L’artistica rettoria, nel cuore del centro storico leccese, una delle più antiche, conosciuta anche come chiesa di San Giuseppe dove risiede l’arciconfraternita dei Santi Biagio, Filomena e San Giuseppe Patriarca guidata da priore Salvatore Morello, domani accoglierà i devoti del Patavino per tutta la giornata e in particolare per le messe solenni (con la tradizionale benedizione del pane) programmate in mattinata alle 10 e la sera alle 19 e presiedute dal rettore della chiesa padre spirituale della confraternita, don Corrado Serafino.
Oggi, vigilia della festa, la chiesa sarà aperta dalle 17,30 alle 19,30.
La festa del santo dei miracoli è tra le più antiche della storia del capoluogo salentino che raccoglie grande devozione e partecipazione. Nella chiesa di “Sant’Antonio te la chiazza”, come è popolarmente conosciuta e nominata, risplende uno degli altari barocchi più antichi e pregiati dedicati al santo francescano risalente al 1737 in pietra leccese con una statua lapidea del Patavino datata addirittura 1569. Il simulacro, dunque, è addirittura più antico della stessa chiesa che fu eretta nel 1584 come parte del complesso conventuale voluto da Gian Giacomo dell'Acaya qualche anno prima e affidato ai frati minori osservanti. Le forme attuali dell'edificio che ammiriamo non sono quelle originarie: infatti nel 1765 i frati decisero di ingrandire la chiesa. Ma sul fianco laterale è possibile ancora vedere l'originario portale cinquecentesco, che costituiva l'ingresso principale con il rosone.