Stasera 23 maggio, alle 18, presso Palazzo Scarciglia, nel centro storico di Lecce, si terrà l’anteprima esclusiva del progetto “Heart - Vivere l’arte oltre ogni limite”, un’esperienza unica che permetterà tutti i visitatori, appassionati e non, ad immergersi nel mondo dell’arte e della creatività.
Lecce rappresenterà la cornice perfetta, grazie all’iniziativa, ideata dall'unione delle competenze e delle passioni di tre giovani salentini, Mattia Moretto, Arialdo e Paola Zamperlini, per far vivere l’arte creando un’autentica empatia con ogni visitatore, anche con coloro che spesso si sentono distanti dal mondo culturale.
L’anteprima anticipa la mostra ufficiale che si svolgerà sempre a Palazzo Scarciglia dal 27 maggio all’8 giugno prossimi, in collaborazione con ArtWork. Dopo i saluti di Dario Babbo, vicepresidente di ArtWork, interverranno rispettivamente, Antonio Giampietro, Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità, Salvatore Peluso, presidente Unione italiana ciechi e ipovedenti di Lecce, Paola Zamperlini, co-founder di Heart.
La parola “Heart” racchiude l’insieme di tre parole, a cui sono legati concetti differenti. La lettera ‘H’ sta per Hand e fa riferimento all’esplorazione tattile, la ’E’, invece, deriva da Ear e si lega alla connessione uditiva, perché ogni opera realizzata è accompagnata dall’ascolto di tracce audio specifiche che la descrivono nel dettaglio e ne arricchiscono l’esperienza. Infine, c’è ‘Art’, cioè l’integrazione artistica, con l’uso di tecnologie come la stampa 3D e i tag NFC e i Pavimenti LVE che possono trasformare la visita museale in un’esperienza memorabile, al fine di renderla completamente accessibile al pubblico di persone con disabilità, regalando un'esperienza da vivere in totale autonomia GUARDA.
Heart è pensato per unire tecnologia e sensibilità artistica, garantendo soluzioni pratiche e su misura per rendere i musei luoghi dove tutti possano sentirsi accolti, infatti l’obiettivo è quello di rendere l’arte più accessibile e coinvolgente. La volontà è quella di coniugare l’arte con la tecnologia per creare esperienze uniche e stimolanti, permettendo a chiunque, indipendentemente dalla propria abilità, età o competenza, di interagire con il patrimonio culturale.
Durante l’evento sarà possibile scoprire in anteprima un’esperienza immersiva e accessibile, in cui i dipinti prendono vita, e manufatti antichi e consumati dal tempo tornano a comunicare la loro storia attraverso percorsi tattili, interazione sensoriale e audio descrizioni immersive.
Uno degli elementi centrali dell’esperienza sarà la riproduzione di un dettaglio della basilica di Santa Croce, spesso ignorato dai visitatori. Non perché sia nascosto, ma perché offuscato dall’imponenza del celebre rosone.
Attraverso l’evento artistico si vuol restituire dignità e attenzione a ciò che troppo facilmente passa inosservato, dimostrando che l’arte si può vivere non solo quando la si guarda.