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Nell’ambito degli eventi culturali e musicali per la Settimana Santa, promossi dal comune di Lecce, anche quest’anno l’Associazione culturale Orchestra da Camera di Lecce e del Salento organizza la VIII edizione di “Sacre Armonie”. Appuntamento a Lecce, nella chiesa di Sant’Irene lunedì 14 aprile alle 20,45.

 

 

 

 

Dopo aver eseguito nelle precedenti edizioni pasquali opere musicali di pregio - tra cui “Le sette parole di Gesù sulla Croce” di Mercadante per soli, coro ed archi; lo “Stabat Mater” di Pergolesi per soprano, contralto ed archi; il “Crucifixus” di Lotti per coro a 8 voci; il “Tenebrae facte sunt” di Zelenka - sarà eseguito lo Stabat Mater di Luigi Boccherini (1743-1805) nella prima versione del 1781 per soprano, due violini, viola, violoncello e contrabasso. La seconda versione del 1800 prevede, invece, due soprani e un tenore “per evitare la monotonia di una sola voce per la quale fu scritta e la troppa fatica a quest’unica parte cantante la ha ordinata per 3 voci, senza cambiar l’opera in niente”, così scriveva il Boccherini da Madrid nel regalare l’opera a madame Gail il 25 febbraio 1803. In questa splendida armonia di suoni l’autore, compositore e violoncellista, affida, oltre al solista soprano, una straordinaria rilevanza musicale alla parte del suo violoncello.

Il testo poetico dello Stabat è quello attribuito a Jacopone da Todi (1230-1306), la cui Laude ha ispirato molti musicisti dai polifonisti del ‘400 fino ai nostri giorni.

La prima versione che sarà eseguita in undici tempi, a detta dei musicologi, rispetto alla seconda è più ricca di contenuti spirituali, di spunti originali e di ricchezza interiore.

Protagonisti dell’evento musicale, sotto la direzione di Luigi Mazzotta, sarà l’ensemble dell’Orchestra da Camera di Lecce e del Salento in parti reali molto impegnative: il soprano Silvia Susan Rosato-Franchini, Francesco Sabato e Naida Ingrosso ai violini, Ennio Coluccia alla viola, Fabio De Leonardis al violoncello e Maurizio Ria al contrabbasso.

Come preludio allo Stabat sarà eseguito l’Adagio e Fuga in Do minore di Mozart, composizione del salisburghese con toni severi e drammatici, opera intensa che richiama una forte inquietudine. Allo Stabat seguirà la Sonata “Al Santo Sepolcro” di Vivaldi, di carattere solenne, di profonda ed espressività dolorosa; quindi il Christus factus est pro nobis del galatinese Pasquale Cafaro con il testo del Graduale della “Missa in coena Domini”.

Le offerte volontarie raccolte durante il concerto saranno devolute alla Caritas diocesana.

 

 

 

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