0
0
0
s2sdefault

Si è spento all’improvviso, a soli 26 anni, Francesco Piconese, un giovane che, nonostante la sua breve vita, ha lasciato un segno profondo in chi lo ha conosciuto.

 

 

 

 

Sposato da tre anni con Maria Mangiullo e padre di due bambine, Matilde e Teresa, Francesco ha vissuto un percorso intenso, fatto di difficoltà, riconciliazione e una profonda fede che lo ha guidato fino alla fine.

 

 

UN'INFANZIA DIFFICILE E L’AMORE DI DUE GENITORI ADOTTIVI

 

Francesco ha affrontato fin da piccolo il dolore dell’abbandono, ma ha trovato una nuova famiglia nell’amore di Emanuele e Simona, i suoi genitori adottivi che lo hanno educato ai valori profondi di umiltà e generosità, ma soprattutto alla fede. L’amore e la generosità dei suoi genitori adottivi non si sono fermati a lui. Insieme, hanno aperto il loro cuore e la loro casa a Maria, una bambina che hanno adottato con Francesco. Tra i due è nato un legame profondo.

La trasmissione della fede è stata un dono immenso che i suoi genitori gli hanno lasciato. Le lodi della domenica, la preghiera in famiglia e soprattutto il Cammino neocatecumenale hanno permesso a Francesco di incontrare davvero Dio. È stato proprio attraverso la sua comunità neocatecumenale che la sua fede è maturata, trasformandosi nella forza che lo ha sostenuto nei momenti più difficili della sua vita.

 

 

UN AMORE FONDATO SULLA FEDE

 

Francesco ha conosciuto sua moglie Maria all’interno del Cammino neocatecumenale e in occasione di un pellegrinaggio, attraverso una parola ascoltata dai loro catechisti, hanno sentito forte la chiamata a sposarsi, nonostante la giovane età e le poche sicurezze materiali. Si sono affidati completamente a Dio, certi che Lui avrebbe provveduto a loro. E così è stato. Il loro matrimonio è stato una testimonianza viva della fede: un cammino sempre sostenuto dalla fiducia nella Provvidenza.

 

 

L’INCONTRO CON IL PADRE BIOLOGICO E I FRATELLI

 

Francesco, nonostante l’affetto dei suoi genitori adottivi, di Maria e dei suoi familiari, ha portato dentro di sé per anni una ferita: l’abbandono da parte dei suoi genitori biologici. Domande dolorose lo hanno tormentato a lungo: Perché sono stato abbandonato? Perché non sono stato amato?

Ma pochi mesi fa, grazie a un momento di grazia vissuto nella sua comunità, attraverso un dialogo con i suoi catechisti, ha trovato la forza di affrontare questo dolore. Il Signore ha operato un miracolo nella sua vita: lo ha spinto a riconciliarsi con il padre biologico Rocco e a incontrare i suoi fratelli, Leonardo e Maristella. Quel giorno, Francesco ha chiesto perdono a suo padre e ha trovato la pace, restituendola anche a suo padre, che con emozione gli ha detto: "Oggi sono felice, posso anche morire in pace".

 

 

IL RICORDO DELLA MADRE BIOLOGICA E IL GESTO DI MAMMA SIMONA

 

La madre biologica di Francesco, Teresa, era già morta, ma lui ha voluto renderle omaggio chiamando la sua secondogenita con il suo nome. Una scelta non facile, perché temeva di ferire Simona, la madre che lo aveva amato e cresciuto.

Ma ancora una volta, Simona ha dimostrato di essere una madre straordinaria. Senza che Francesco le dicesse nulla, ha capito il suo desiderio. Un giorno, con amore e delicatezza, gli ha fatto trovare un piccolo dono: una bavetta ricamata a mano con il nome Teresa. Un gesto che ha sciolto ogni dubbio nel cuore di Francesco, confermandogli che l’amore materno va oltre i legami di sangue.

 

 

L’ULTIMO SALUTO E LA SPERANZA DI MARIA

 

Il giorno dei funerali, sabato scorso, la basilica di Santa Croce era gremita all’inverosimile. Maria ha voluto che il rito funebre si svolgesse nella stessa chiesa dove tre anni prima avevano celebrato il loro matrimonio. Durante la cerimonia, con una forza straordinaria, ha detto: "Tre anni fa Francesco mi accoglieva in questa chiesa per festeggiare il nostro matrimonio e unirsi a me in Cristo. Oggi io accolgo Francesco in questa chiesa per una festa ancora più grande: la sua nascita al Cielo".

Un addio pieno di dolore ma anche di speranza. Francesco se n’è andato troppo presto, ma la sua vita è stata segnata da miracoli di amore e riconciliazione. E se Dio ha già compiuto tante meraviglie in questa famiglia, continuerà a vegliare su Maria e sulle loro figlie, perché la sua fedeltà non viene mai meno.

 

 

Forum Famiglie Puglia