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Il vero merito sta anche nell’altruismo e nel rispetto delle regole. Così la scuola media “A. Galateo” di Lecce, ormai da tre anni, nel ricordo della prof.ssa Cecilia Bellisario, mancata quattro anni fa, vuole premiare un suo giovane alunno che si distingue non solo nel profitto ma soprattutto nel suo comportamento in classe con i suoi compagni e i suoi docenti.

 

 

 

La “prof.” Bellisario, come era affettuosamente chiamata dai suoi alunni al Galateo, ha insegnato nella storica scuola media del quartiere Santa Rosa per 30 anni della sua vita che, nel 2018, si è purtroppo interrotta dopo una lunga lotta contro il cancro, ma lasciando il perenne ricordo di un’insegnante dolce, attenta e dedicata a partire dai suoi affezionati colleghi fino agli alunni e tutta la scuola che già nel dicembre del 2018, in sua memoria, dedicò proprio a lei la sala docenti dell’istituto. Un gesto voluto dalla scuola in ricordo e in affetto della cara Cecilia.

Dall’anno successivo si è aggiunto nel ricordo della scuola anche l’iniziativa voluta e ideata dalla famiglia della professoressa, del marito Antonio Capoccia e del figlio Francesco: una borsa di studio da assegnare ad un alunno delle classi terze che si accinge a cominciare il percorso della scuola superiore e che nel suo ultimo anno di scuola media si è distinto non tanto per il profitto ma in special modo per l’educazione, il rispetto delle regole e soprattutto l’altruismo e l’attenzione verso il prossimo, verso i propri compagni e verso la propria scuola.

I docenti quest’anno hanno selezionato tra tutti gli alunni il ragazzo che domani mattina, 3 ottobre, verrà premiato con la borsa di studio “Cecilia Bellisario” che consiste in un buono di 500 euro per l’acquisto dei libri e di materiale scolastico per la scuola superiore.

Interverranno alla cerimonia il marito della docente scomparsa, il dirigente della scuola Raffaele Lattante, orgoglioso sostenitore dell’iniziativa, e mons. Cristoforo Palmieri, vescovo emerito di Rreshen in Albania, amico molto vicino alla famiglia di Cecilia e anche finanziatore della borsa di studio.

Un gesto che vuole ricordare come la cara prof. Bellisario era un’educatrice non soltanto attenta al profitto dei propri ragazzi, ma in special modo alla loro crescita di ragazzi, di giovani, di cittadini e persone attente alla dignità umana e al rispetto delle regole. In questo modo viene tenuto vivo il ricordo non solo di un’insegnante, ma anche di una donna, una moglie e una madre che ha dedicato l’intera sua vita ai ragazzi e alla famiglia e che ha insegnato il valore del rispetto e dell’altruismo in tutte le sue sfumature della vita.

 

 

 

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