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Le comunità di Novoli (sua città di adozione da religioso), di Campi Salentina (sua città natale) e di ogni parte del Salento si sono strette in unico abbraccio intorno a padre Salvatore Semeraro per l'ultimo saluto al religioso improvvisamente scomparso. Tutti insieme nella chiesa del convento novolese dei Passionisti dove si sono svolte le esequie.

Al canto di «Io cerco te Signor, io cerco te, nell’ansia e nell’error, io cerco te. Tu sei la via, tu sei la luce, io cerco te Signor, io cerco te», in una chiesa gremita come non mai e che non ha potuto contenere tutta la folla intervenuta, si è fatto largo il corteo dei concelebranti al rito funebre per la morte del passionista padre Salvatore Semeraro, deceduto lunedì notte a 75 anni per un infarto, la cui salma era posta nella bara chiusa ai piedi dell’altare maggiore.

Alle 15 in punto, i brani eseguiti dalla Polifonica San Gabriele dell’Addolorata, diretta da Simonetta Miglietta Sozzo, accompagnati all’organo da Tonio Calabrese e dalla flautista Cristina Spagnolo, hanno accolto il folto numero di sacerdoti intervenuti per la liturgia nella chiesa Sacro Cuore di Maria annessa al convento dei figli di San Paolo della Croce sula via per Campi Salentina.

Presieduta dal superiore regionale dei Passionisti, padre Mario Madonna, giunto da Laurignano (Cosenza), concelebranti don Stefano Spedicato, arciprete parroco di Sant’Andrea Apostolo, don Luigi Lezzi, parroco di Sant’Antonio Abate e della Madonna del Pane, padre Luca Fracasso, superiore del convento dei Passionisti di Novoli, e numerosi sacerdoti del clero diocesano e religioso. Numerose anche le suore residenti a Novoli e nei paesi vicini.

Nell'omelia padre Madonna, oltre ai riferimenti alle letture e alla festa della Presentazione della Beata Vergine al tempio (titolo al quale è dedicata l'antica Provincia religiosa dei Padri Passionisti di Puglia, Basilicata e Calabria), ha ricordato brevemente il profilo religioso e culturale di padre Semeraro, la sua predisposizione alla pastorale attiva, alle missioni, alla cura della biblioteca del convento, alla scrittura e alla composizione poetica, al rapporto con i giovani ai quali non lesinava consigli arguti anche facendo spesso uso del dialetto e del suo spirito ilare e ironico. Prima della fine della santa concelebrazione è stato lo stesso superiore regionale a sollecitare un applauso dei fedeli e amici intervenuti che è stato lungo e caloroso.

Al termine e prima del commiato padre Antonio Parrino, economo del convento novolese, ha letto una sentita lettera di partecipazione al dolore scritta dal superiore provinciale dei Passionisti padre Luigi Vaninetti.

Subito dopo, il feretro ha proseguito per il cimitero di Novoli ove, nella cappella dei Passionisti, ha trovato sepoltura. Ultimo atto, la messa in suffragio del religioso defunto, stamattina alle 7,30 nella chiesa Sacro Cuore di Maria.

 

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