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Il 4 giugno 1923, moriva a LecceSan Filippo Smaldone. Domani, 4 giugno 2020 le Suore Salesiane dei Sacri Cuori festeggiano il loro fondatore.

 

 

In questo tempo strano e mai vissuto prima, a quel Salento, che si è improvvisamente ammutolito per l’emergenza sanitaria, San Filippo, apostolo dei sordo-muti, ha continuato a parlare con la sua speciale santità, proprio come faceva con i suoi ragazzi. A una società paralizzata dalla paura, ha ricordato, la forza salvifica della fede, attraverso il suo esempio, quando, ancora a Napoli, colpito dal colera, la pandemia del suo tempo, ne uscì guarito grazie all’intervento della Madonna di Pompei. A una terra, che ha accolto questo mirabile figlio campano come un germoglio che ha fruttificato opere di bene e scuole di eccellente istruzione e formazione, San Filippo ha donato un cuore nuovo. Un cuore che non ha mai smesso di battere, e a cui le suore salesiane danno da sempre mani per agire e piedi per arrivare ovunque.

Domani sarà una festa diversa nella forma esteriore perché priva di manifestazioni, ma non nella sostanza che conserva l’essenza del messaggio smaldoniano. Nel VIDEO  speciale che annunzia la solennità del dies natalis di San Filippo, la Superiora generale, Suor Ines De Giorgi, ci ricorda che “sarà un momento di gioia da vivere nel clima di silenzio, nell’attenzione ai poveri, nella condivisione con i fratelli bisognosi”.

Una solennità particolare - continua la Superiora - in cui l’energia spirituale dovrà essere la guida maestra per festeggiare, aldilà del tempo e dello spazio, con un tono dimesso ma con l’anima che esulta di gioia”. Suor Ines, con ferma convinzione e delicata dolcezza, invita “a vivere questi giorni in pienezza, seguendo il messaggio che ci ha lasciato San Filippo: ‘prendete Cristo a modello e il vangelo a guida’”.

Che questa - conclude la Madre generale - sia la festa della celebrazione della vita in Dio, in noi e intorno a noi”. Allora buon 4 giugno: festa del santo che parla a questo mondo spesso sordo al richiamo della fede e talvolta muto all’apostolato; festa del santo che smuove i cuori ancora intorpiditi da un residuo timore del futuro; festa del santo Filippo Smaldone.

Oggi alle 11 la solenne celebrazione eucaristica dell’arcivescovo Michele Seccia nel santuario dedicato a San Filippo nel quale riposano le sue spoglie mortali, adiacente alla Casa madre della Congregazione religiosa leccese

 

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