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Si sono conclusi i festeggiamenti in onore di San Francesco d’Assisi nella parrocchia dei Padri Cappuccini di Campi Salentina.

 

 

 

Le celebrazioni, nelle quali si sono alternati diversi ministri e predicatori, sono state spunto di riflessione e di preghiera per tutti i parrocchiani.

Due momenti particolarmente emozionanti sono stati quello del 3 ottobre con la memoria del Transito di San Francesco d'Assisi e la celebrazione eucaristica del 4 ottobre.

La rievocazione del Transito di San Francesco è stata animata da Tyna Maria e la Just community con la partecipazione straordinaria dell'attore e regista Matteo Belli.

Un excursus di brani francescani e brani gospel hanno fatto da cornice alle interpretazione dell'attore Matteo Belli che ha magistralmente declamato il Cantico delle creature ed il momento del Transito di San Francesco tratto dalle Fonti Francescane.

Agli spunti di riflessione sulla vita del Poverello di Assisi, si sono aggiunti quelli di Tyna Maria che, tra un brano e l'altro, ha portato tutti i presenti a riflettere sugli aspetti più belli della spiritualità francescana calandoli nella vita di tutti e dandone una lettura alla luce delle relazioni interpersonali tra gli individui ricordando che l’altro, che incontriamo ogni giorno, è una persona e che va rispettata e salvaguardata in tutta la sua bellezza. Bisogna riscoprire, in un periodo storico di distanziamento, la grandezza della relazione e dell’incontro perché l’altro non è qualcuno di cui aver paura, ma è una fonte di ricchezza. Riflessioni che hanno preso e commosso tutti i presenti ed hanno trasformato la serata in un momento di intensa preghiera.

La festa del Santo di Assisi, si è onorata con la santa messa celebrata dal parroco Padre Michele Cilli e concelebrata dall’assistente dell’Ordine francescano secolare Padre Gaetano Pasqualicchio alla presenza dell’assessore alle politiche sociali e pari opportunità Alessandro Conversano e dell'ass. Alessandra Spalluto.

Durante l'omelia il parroco, rievocando il momento in cui Dio ha chiesto a Francesco D’Assisi di ricostruire la sua casa, ha chiarito che la casa alla quale doveva lavorare Francesco e ogni persona, è la casa della nostra vita, tempio dello Spirito Santo. “Ogni essere umano è tempio dello Spirito Santo che continua ad essere presente per far sentire ogni individuo accolto nella Chiesa”. Ha continuato dicendo che: “Da cornice alla vita di tutti vi è il creato da intendersi come l'interlocutore privilegiato che ci aiuta a fare esperienza di vita con Cristo. Tutto deve essere occasione per fare esperienza di Cristo nella nostra vita.  Anche le feste religiose della comunità, non devono essere fini a sé stesse, ma devono essere l'occasione per riflettere e far sì che la Parola arrivi ai confini non solo della parrocchia, ma di tutto il paese.” Ha continuato dicendo:” Dobbiamo uscire dall'isolamento e dall'individualismo per aprirci all'altro. La nostra vita deve diventare risonanza di un qualcosa che dà vita in virtù del dono che Cristo ha fatto a tutti noi”.

Infine, ha concluso dicendo che:” Dobbiamo ringraziare sempre Dio per la grazia che ci viene data di scoprire la pienezza della presenza di Cristo nella nostra vita”.

 

 

 

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