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La pandemia del Covid-19 sta cambiando sicuramente le nostre abitudini, ma sta facendo riscoprire valori dimenticati.

 

 

La Pasqua appena trascorsa ha risvegliato le coscienze. L'uomo cerca quel rapporto con Dio che la vita, fino a poco più di un mese fa, aveva messo per alcuni a tacere.
Il momento che stiamo vivendo è una forte rottura con il passato. Sono questi i momenti che nella storia hanno fatto emergere la comunità cristiana. La caduta dell'impero romano è stato un fiorire del cristianesimo. La crisi economica e sociale è un'occasione per riscoprire la nostra fede di cristiani.

Questo è quanto successo la mattina di Pasqua quando, per le vie dei rioni della parrocchia San Francesco d’Assisi di Campi Salentina, è passato il parroco Padre Antonio Imperato a bordo di un Apecar tenendo in mano l'ostensorio di Gesù Eucarestia. L'emozione dei parrocchiani è stata tanta. Le strade e le case erano adornate a festa con arazzi, immagini sacre e lumini. L’attesa trepidante annunciata dal suono delle sirene dell'auto dei Carabinieri, faceva affacciare sull'uscio delle proprie abitazioni tutti i parrocchiani che, al passaggio del Santissimo, si inginocchiavano e si commuovevano. Non avendo potuto vivere i momenti forti del triduo Pasquale e di tutto il periodo quaresimale, questo momento ha dato tanto coraggio e gioia a tutti i fedeli.

Padre Antonio ha spiegato(CLICCA QUI) di aver preso la decisione di girare per i rioni col Santissimo perché: “È un atto doveroso verso tutti i fedeli impossibilitati a venire nelle nostre chiese per partecipare alle funzioni. Mi è sembrato giusto - continua - che il Signore Gesù fosse vicino a loro e fosse presente nelle strade e nelle nelle loro case. Il Signore Gesù, al di là di quello che stiamo vivendo, è sempre presente nella vita dell'uomo. E’ un Signore risorto, è un Dio che ci vuole incontrare, innanzitutto nel nostro cuore”.

 

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