Fino a domenica 16 marzo, la parrocchia San Francesco d'Assisi di Campi Salentina sta vivendo un evento di grande spiritualità in occasione dell'arrivo della reliquia di San Giovanni Paolo II.
Un'iniziativa che segna un momento significativo per tutta la comunità, che ha avuto l’opportunità di entrare in contatto con la figura di uno dei papi più amati e influenti della storia recente.
A parlarne è Fra Piero Errico, parroco della comunità, che spiega come l'idea di accogliere la reliquia sia nata proprio in vista dell'arrivo, previsto per maggio, della Madonna di Fatima. «Il collegamento tra San Giovanni Paolo II e la Madonna di Fatima è profondo e significativo - spiega Fra Piero -. Ricordiamo il 13 maggio del 1981, quando il Papa subì un attentato e, dopo essere sopravvissuto, ringraziò la Madonna. Il proiettile dell'attentato fu poi incastonato nella corona della statua di Fatima. Accogliere questa reliquia in parrocchia è un segno di fede che ci prepara a vivere, a maggio, l'arrivo della Madonna di Fatima, con un legame profondo di spiritualità».
La reliquia che la parrocchia ha ricevuto è la maglietta insanguinata di Giovanni Paolo II, un simbolo potente di perdono e misericordia. Fra Piero sottolinea che il gesto di perdonare il suo attentatore è stato un atto che ha segnato la vita del Papa e ha lasciato un segno indelebile nella storia della Chiesa. «La maglietta insanguinata rappresenta il perdono e la misericordia - afferma il parroco -. In un mondo segnato dalla violenza e dalla guerra, il gesto di Giovanni Paolo II è un richiamo alla pace, alla speranza e alla misericordia, valori che oggi sono ribaditi anche da Papa Francesco».
Ieri, 13 marzo, la reliquia è stata accolta con gioia dalla comunità, in un clima di preghiera e festa. La messa vespertina è stata presieduta dall’arcivescovo Luigi Pezzuto, nunzio apostolico, che ha parlato della figura di San Giovanni Paolo II, ricordando il famoso «Non abbiate paura», un messaggio di speranza lanciato all'inizio del pontificato del Papa, in un contesto di tensioni politiche internazionali. «Giovanni Paolo II ha avuto una visione chiara della situazione mondiale e ha compreso che il marxismo era una ideologia che minacciava la libertà delle persone - ha detto mons. Pezzuto -. Con il suo pontificato ha dato un messaggio di speranza, invitando tutti a combattere le ingiustizie sociali con una fede radicata nella ragione».
Infine ha raccontato la sua esperienza personale con il Santo Padre partendo dal primo incontro per la nomina della sua nunziatura. Ha messo in risalto la dolcezza di una guida ferma, di grande fede, ma molto umana. Ha terminato invitando tutti a cogliere le occasioni di preghiera di questi giorni alla presenza della reliquia con un pensiero speciale alla salute di Papa Francesco.
Durante la Messa, la comunità parrocchiale ha avuto l'opportunità di condividere questo momento speciale con diverse autorità locali. Presenti erano il sindaco Alfredo Fina, che ha sottolineato l'importanza di unire le forze della comunità per affrontare le sfide quotidiane, il presidente del consiglio comunale Jacopo Versienti, l'assessore Alessandro Conversano, Maria Rita Buccelli e Giuseppe Meo, insieme a numerosi membri della comunità parrocchiale. In particolare, i bambini del catechismo e il gruppo degli Araldini hanno accolto la reliquia con entusiasmo, sventolando bandierine e intonando canti di gioia, creando un'atmosfera di grande partecipazione e devozione.
Fra Piero ha poi ricordato l'importanza di questi giorni di preghiera e di riflessione. «Oltre alla preghiera personale e comunitaria, questi giorni sono un'opportunità per aprire i nostri cuori alla grazia divina e rinnovare la nostra fede - ha raccomandato il parroco».
Il programma di eventi comprende l'adorazione eucaristica, la Via Crucis, la messa e incontri di catechesi, offrendo ai fedeli un'opportunità di crescita spirituale e di riflessione sul messaggio di San Giovanni Paolo II.
“Nella giornata di oggi (14 marzo, ndr) - continua Fra Piero - dedicata all'adorazione eucaristica, per vivere un momento di intima preghiera davanti al Signore che ci unisce alla misericordia di Dio, che ha toccato i cuori di tanti attraverso il papato di San Giovanni Paolo II, continuerà nel pomeriggio alle 17:30 con la Via Crucis; alle 18:30 con la santa messa e alle 19:30, con la catechesi di don Gianni Mattia, cappellano dell'ospedale “Vito Fazzi” di Lecce sul tema giubilare della speranza alla luce della spiritualità francescana e calata nella pastorale sanitaria.
Domani 15 marzo, il programma prevede una giornata dedicata alla Madonna, con Veglia di preghiera Mariana per Papa Francesco, gli ammalati e i giovani, tema particolarmente caro a San Giovanni Paolo II.
Domenica 16 marzo, infine, si celebrerà con una messa speciale con le famiglie e i bambini, alle 10:30, affidandoli all'intercessione di San Giovanni Paolo II e alle 18:30 prima che la reliquia lasci la chiesa parrocchiale.
«San Giovanni Paolo II - conclude Fra Piero - è stato il Papa della mia giovinezza, un pontefice che ha sempre parlato ai giovani con amore e familiarità. È stato un esempio di fede profonda, di forza, ma anche di grande umanità. La sua figura rimane per noi un faro di speranza e di misericordia».
Questo evento alla parrocchia San Francesco d'Assisi non è solo un'occasione di devozione, ma un’opportunità per riscoprire il legame profondo che unisce la comunità alla figura di San Giovanni Paolo II, continuando a vivere i suoi insegnamenti di amore, perdono e speranza.