0
0
0
s2sdefault

Si sono conclusi i diciotto giorni della festa patronale di Arnesano, in onore di Gesù Crocifisso, che nel 1848 salvò il paese dalla peste. Come da tradizione, questo tempo di grazia e di passione, si apre con la benedizione dei "panni di lino" e si conclude con la solenne Risalita della Croce.

 

 

 

Giorni vissuti dal popolo arnesanese e dei paesi limitrofi, con fede e devozione, ancora una volta segnati dall'essenziale, a causa e grazie alla pandemia. Si son potuti allargare gli orizzonti e abbattere i confini pandemici, grazie alle dirette di Portalecce (GUARDA) e Telesalento, permettendo al Signore Crocifisso, di entrare nelle case di anziani, ammalati e fuori patria.

Nell'omelia conclusiva della festa, l'arciprete don Antonio Sozzo, prendendo spunto dal Vangelo (Mc 6,7-13) della XV domenica del tempo ordinario, ha invitato i fedeli a riscoprirsi chiamati ed inviati proprio come gli apostoli mandati a due a due, portando con sé due cose: l'altro apostolo, ovvero la comunione, la fraternità, l'amore, espressione della vita della Chiesa e il bastone che guida e accompagna il cammino, che rimette in piedi in caso di caduta, che dà forza e sicurezza... ovvero la Croce.

Allacciandosi al tema dell'apostolato e della comunione ecclesiale, l'arciprete, delegato dall'arcivescovo, ha concluso l'omelia, annunciando l'ordinazione presbiterale di don Antonio De Nanni, originario di Arnesano, che svolge il suo ministero pastorale diaconale nella matrice di Lequile, che avverrà il prossimo 20 novembre, primi vespri della solennità di Cristo Re, nella cattedrale di Lecce, per l'imposizione delle mani e la preghiera consacratoria dell’arcivescovo Michele Seccia. Domenica 21 novembre, prima messa solenne del novello presbitero don Antonio, nella matrice di Arnesano.

 

Photogallery di Elio Attanasio

 

 

Forum Famiglie Puglia