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Si sono concluse, le solenni quarantore eucaristiche di Arnesano, col canto del Te Deum, che chiude questo tempo santo di adorazione, che la comunità arnesanese vive nei giorni di Carnevale, a partire dal mezzogiorno della domenica di Quinquagesima.

 

 

Da sempre, le quarantore, sono per Arnesano, un momento importante per la vita di fede e non solo, della comunità. Si interrompe la frenesia ordinaria, per sostare in preghiera dinanzi all’Eucarestia. Il paese si ferma ai piedi del SS.mo Sacramento, il tempo sembra scorrere più lentamente. I ritmi e la vita della società sono scanditi dal suono ininterrotto delle campane e dalla liturgia delle ore. Sono coinvolti, bambini, giovani, adulti e anziani, tutti riuniti in un palpito solo, come cita l’inno delle Quarantore “Tra i Concenti”.

Il tema di quest’anno è tratto da Mc 2,1-12 “Ti sono rimessi i tuoi peccati… alzati, prendi il tuo lettuccio e va’ a casa tua”. Ai piedi dell’altare è stato posto un camice da medico con mascherina, ormai simboli di questo tempo di pandemia.

La predicazione è stata affidata a don Antonio De Nanni, novello diacono di Arnesano, il quale, durante il vespro, nelle tre sere, ha spezzato la Parola, spiegando innanzitutto il significato storico delle quarantore, per poi centrare l’attenzione sul tema scelto e sul significato che esse hanno nel tempo di pandemia che stiamo vivendo.

Momento più importante: la messa per i defunti della confraternita presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia, alle 13 di martedì scorso, il quale ha ribadito l’importanza del Signore Gesù per la vita di Arnesano, scandita dalle quarantore e dal SS.mo Crocifisso. Ha rivolto, infine, lo sguardo a Maria, chiedendole di insegnare, da mamma, come spezzare e condividere il pane a tavola e nella vita quotidiana.

Campane e fuochi hanno reso partecipi, coloro che non possono muoversi da casa e anche gli abitanti dei paesi limitrofi, del tempo santo delle Quarantore, vissute nella chiesa madre di Arnesano. Quest’anno, non solo la pandemia, ma anche la neve e il freddo hanno bloccato molte persone in casa, soprattutto anziani e ammalati.

A mezzanotte tra il martedì e mercoledì delle ceneri, i quaranta rintocchi della campana grande, hanno annunciato l’inizio della Quaresima.

Photogallery di Gabriele Coppola

 

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