0
0
0
s2sdefault

 Dopo un triduo di preparazione e l’anniversario della Dedicazione della chiesa madre, ad Arnesano, domenica scorsa, si sono svolti i festeggiamenti in onore della Vergine Maria, venerata come Madonna Assunta, titolare della parrocchia.

 

 

Come in molti paesi della nostra diocesi, le feste di metà ottobre sono legate al raccolto, ne segnano la fine e il ringraziamento a Dio per la buona riuscita e per i frutti donati. Arnesano dice grazie a Maria, soprattutto per la buona vendemmia, essendo un paese rinomato per la coltura di molti vigneti e per la produzione del buon vino, oltre che del buon pane.

Nelle sere del triduo predicato dall’arciprete don Antonio Sozzo, sono stati cantati, come da tradizione, all’interno della celebrazione eucaristica, i solenni vespri mariani.

Domenica, prima messa alle 8.30, presieduta dal parroco, al termine della quale, si è recato in piazza, insieme al comitato feste, presso la colonna dell’Assunta, per deporre un fascio di fiori e pregare la Vergine Maria.                                              A seguire, in tarda mattinata, solenne concelebrazione presieduta dall’arcivescovo, mons. Michele Seccia, il quale ha esortato il popolo di Arnesano ad avere Maria come modello ed esempio di vita in risposta alla chiamata del Signore che ciascuno riceve e ha ricevuto. Al termine, solenne benedizione al paese.                                                            

In serata, solenne celebrazione presieduta dal parroco emerito, mons. Carlo Santoro, in occasione del 25° anniversario del suo ingresso ad Arnesano come parroco. Ha espresso il suo rendimento di grazie al Signore e a Maria per i dieci anni (1995-2005) trascorsi ad Arnesano e ha invitato tutti a rendere grazie soprattutto per l’annata appena trascorsa, segnata dalla pandemia, dalla quale la comunità di Arnesano non è stata toccata.

Ieri, giornata del ringraziamento, due messe al mattino e in serata il canto del Te Deum.

 

 

Forum Famiglie Puglia