0
0
0
s2sdefault

Una piazza gremita di fedeli, nel rispetto delle norme sanitarie vigenti, ieri sera al Rione Riesci, frazione di Arnesano, per festeggiare il patrono, San Giovanni Battista, a cui è dedicata la rettoria del rione.

 

 

Un’insolita tradizione, quella dei Riesci, che non festeggia la Natività del Precursore di Cristo (24 giugno), come in molte località, tra cui la vicina Veglie, ma il suo martirio, la memoria della sua decapitazione, la cui storia ben conosciamo. Una festa legata ad un evento prodigioso, un miracolo, avvenuto nel rione, il 29 agosto di molti anni fa, dove cadde un muro in costruzione, su tre operai, che ne uscirono illesi. Il protettorato giovanneo fu fortemente voluto, non solo dal popolo, ma anche da alcuni padri orionini, che essendo ad Arnesano, si recavano nella frazione per celebrare la messa domenicale. Intorno agli anni ’60, si passò da un semplice garage, alla costruzione di una nuova chiesa, con annessi locali, grazie al lavoro instancabile del compianto don Oronzo Mazzotta di Novoli, rettore per molti anni, che ha cresciuto intere generazioni di tufari (nome dialettale degli abitanti dei Riesci, chiamati Tufi, che sorgono in prossimità delle tagghiate o cave).

Una festa diversa dal solito, senza processione e senza programma civile, che ha visto però, una maggior partecipazione di fedeli, attenti, costanti e devoti. Essendo piccola, la chiesa, tutte le celebrazioni si sono svolte sul piazzale, come ogni domenica sera nel post lockdown. Giovedì è iniziato il triduo in preparazione alla festa, presieduto dal parroco don Antonio Sozzo e ieri sera la grande celebrazione presieduta dal vescovo Cristoforo Palmieri, il quale ha esortato il popolo a seguire le orme del santo patrono, che è rimasto fedele al suo Signore fino all’effusione del sangue. Un’attenzione particolare ha rivolto ai giovani, spesso catturati dalle correnti di questo mondo, invitandoli a restare con i piedi per terra e a scoprire la bellezza dell’essere cristiani. Ogni sera, i fedeli hanno intonato il canto dell’inno “Oh tu del Cristo, gran Precursore”, invocando la protezione di San Giovanni.

Al termine della celebrazione, l’intera comunità di Arnesano, ha salutato il diacono Paolo Arnesano, che dopo 21 anni è stato trasferito a Villa Convento.

Questa sera, messa di ringraziamento, col canto del Te Deum, presieduta da don Graziano Greco, unico sacerdote originario del Rione Riesci.

 

Forum Famiglie Puglia