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Al suono delle campane a festa della chiesa madre e della chiesa del Sacro Cuore, detta“li monici”, con la solenne benedizione dell’arcivescovo Michele Seccia, si sono riaperti i battenti dello storico Oratorio “don Orione” di Arnesano, rimasto fermo e in stato di abbandono per molti anni.

 

 

Il declino è iniziato con la chiusura della casa dei Padri Orionini nel 1994, i quali, sin dal loro arrivo in paese, nel 1947, hanno donato formazione cristiana, culturale, sociale, teatrale e ludica alle tante generazioni arnesanesi, dai bambini agli adulti, suscitando delle vocazioni sacerdotali orionine.

La cerimonia si è aperta con il rito liturgico della benedizione tenutosi nella chiesa del Sacro Cuore, dove l’arcivescovo ha elogiato il progetto che ha riportato in vita quello che da sempre è stato il cuore pulsante del paese, l’oratorio, esortando, allo stesso tempo, a riscoprire la bellezza della vita e della formazione oratoriale, che permette, soprattutto nei nostri paesi, di togliere dalla strada e formare tanti bambini e ragazzi, seguendo appunto, l’esempio di San Luigi Orione.

Col taglio del nastro, si è aperto ufficialmente lo storico teatro, ristrutturato e portato in vita grazie all’impegno e al lavoro del parroco don Antonio Sozzo, quindi della parrocchia Maria SS. Assunta, dell’Associazione Musicale Opera Prima (fam. Rana-Solazzo) e dei finanziamenti della Regione Puglia, grazie all’impegno dell’assessore Loredana Capone.

L’accoglienza è stata curata da un gruppo di giovani violoncellisti, tra cui Ludovica Rana, che si sono esibiti sulle note di “Nuovo Cinema Paradiso” di Ennio Morricone, accompagnati al pianoforte “Fazioli” da Vincenzo e Beatrice Rana.

A seguire tanti interventi: l’arcivescovo, che ha invitato a riscoprire la bellezza e lo studio del canto gregoriano, che non deve mancare nelle nostre parrocchie; il parroco don Antonio Sozzo; don Felice della curia generalizia orionina di Roma, accompagnato da don Leonardo dell’Incoronata di Foggia; Massimiliano Mezzanzanica, in rappresentanza del sindaco Emanuele Solazzo; i coniugi Vincenzo Rana e Maria Pina Solazzo che porteranno avanti il progetto e la custodia di questo gioiello arnesanese tornato in vita; l’assessore Loredana Capone che ha manifestato grande gioia e ammirazione per quest’opera che aiuta la Puglia a crescere e a far crescere ed edificare i propri figli; Totò Sozzo, padre di Suor Paola Sozzo, suora orionina, e rappresentante degli “Amici di don Orione” e Fabrizio Manfreda, i quali hanno rievocato gli anni della fondazione dell’oratorio e quelli del cinema-teatro.

L’esibizione al pianoforte del talento arnesanese, Beatrice Rana, ha chiuso la cerimonia.

Foto di Emanuele Tramacere

 

 

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