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Correva l’anno di grazia 2012, il mese era quello di agosto, ed il Lecce del presidente Semeraro veniva retrocesso d’ufficio in serie C per la presunta combine nel derby con il Bari. Da lì sei lunghe stagioni nel pantano e grigiore della Lega Pro, in un anonimato calcistico da far venire quasi l’esaurimento nervoso a chi era abituato, tifoseria compresa, a confrontarsi a San Siro, al Ferrari o al Bentegodi.

Sei stagioni che hanno visto i giallorossi assaporare il ritorno nella cadetteria calcistica, svanito poi, con alterne vicende, quasi sul filo di lana dell’infernale lotteria dei play off. Fino a giungere a quella che è la cronaca dei giorni nostri, con la presidenza Sticchi Damiani e la guida tecnica targata Liverani che hanno sancito, non senza sofferenze, il ritorno del Lecce in serie B.

Ed il Lecce è ripartito da Benevento, nobile decaduta della scorsa serie A, una delle principali candidate al ritorno nella massima serie, accompagnato in questo nuovo debutto da oltre 800 impagabili tifosi. Bene, bene, bene, quasi benissimo, i giallorossi, completamente rinnovati nella prima al “Vigorito”, con 9/11 di volti nuovi, alla loro prima ufficiale in campionato, si portano sul 3-0. Roba da non credere, con i salentini che in sessanta minuti avevano messo nell’angolo i sanniti.

Poi l’incredibile crollo fino al 3-3 finale maturato in un modo che forse nessuno sarebbe riuscito ad immaginarsi. Ed ecco qui che stiamo a raccontare di un pareggio che forse in molti avrebbero sottoscritto di buon grado, ma per come si è concretizzato lascia davvero l’amaro in bocca.

Un  bicchiere mezzo pieno, insomma, quello mandato giù dai giallorossi che, a conti fatti però, hanno già dimostrato alla prima uscita ufficiale, di poter ben figurare in questa nuova avventura in  B, anche al cospetto di una formazione che, a detta degli addetti ai lavori, di sicuro reciterà un ruolo da protagonista. Di certo gli uomini di Liverani hanno pagato un vistoso calo fisico, dopo aver menato le danze per quasi tre-quarti di gara, con il tecnico romano che non è riuscito a trovare le giuste contromosse, nonostante i cambi in corsa, agli assalti quasi isterici dei padroni di casa. Eppure Liverani sino al 3-0 aveva imbrigliato alla grande i sanniti con Mancosu e Falco, i due migliori in campo al “Vigorito”, con il solo Pettinari di punta, che hanno seminato il panico tra le file beneventane, con un modulo che presentava al fischio di inizio solo due uomini (Mancosu e Arrigoni ndr) della squadra che aveva ottenuto la promozione, salvo poi a crollare sotto la forza del Benevento che riusciva nell’impresa di raggiungere un pareggio che a mezz’ora della fine sembrava pura utopia.

A fine partita il tecnico del Lecce Fabio Liverani mastica amaro per la grande occasione sciupata. “Sino al triplo vantaggio – ammette – abbiamo giocato con grande personalità, e non posso che essere soddisfatto per quanto fatto dai miei ragazzi. Avevamo di fronte una corazzata, ed appena siamo calati loro, grazie anche all’apporto di giocatori subentrati, siamo andati in difficoltà ed anche gli episodi non sono stati a noi favorevoli”.

Un calo fisico preventivabile, con calciatori fermi ai box per diverso tempo, o altri arrivati in chiusura di calcio mercato. “Il nostro calcio propositivo è frutto delle caratteristiche dei giocatori che compongono la rosa. Ci saranno occasioni che lo faremo di più ed altre in cui non ci riuscirà come oggi, però questo è un campionato difficile e dispendioso. Dobbiamo lavorare per eliminare gli errori che hanno permesso al Benevento di raggiungerci, e questo sarà possibile con una migliore condizione atletica ed un maggiore conoscenza tra i giocatori”.

Un  Lecce che per più di un’ora ha accarezzato il sogno di poter iniziare con il botto la sua stagione in serie B. Ma poi l’imponderabile si è manifestato, con il Benevento  in versione ‘araba fenice’ che ha chiuso all’angolo i salentini, rimediando un imprevedibile pareggio dopo oltre un’ora di assoluto dominio leccese. Un vero peccato, ma quanti al fischio di inizio avrebbero sottoscritto di buon grado un pareggio? 

Ma  non è tempo di rimpianti, ne di analisi tecniche. Il pensiero corre subito all’esordio casalingo di domenica prossima contro la Salernitana, formazione ostica ed allestita per recitare un ruolo da protagonista. Ed il “Via del Mare” è pronto ad indossare l’abito della festa per salutare il ritorno casalingo nel campionato di serie B. A Benevento se n’è avuto l’assaggio con oltre 800 tifosi che hanno salutato con cori e canti, anche dopo il fischio finale, le evoluzioni dei calciatori giallorossi. Il Lecce ed i suoi supporters sono pronti a recitare un ruolo da protagonista in questa stagione di serie B. Buon campionato Lecce!

 

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