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È il momento in cui, dopo la decisione di riprendere il campionato di calcio, emergono tante prospettive delle società di serie A. Chiaramente, molto diverse in base ai differenti interessi.

 

 

Il Corriere della sera analizza un elemento rilevante della lotta per lo scudetto: “Mai come quest’anno essa era aperta e l’andamento naturale della stagione, con la Lazio fuori da tutte le lotte, poteva consolidare gli equilibri consolidati… Ma una Juve senza il dispendio fisico e nervoso della Champions, con la sua rosa extralarge agevolata dalla possibilità delle cinque sostituzioni, e la sua abitudine a giocare ogni tre giorni, resta ancora la prima favorita. Anzi lo è più di prima”.

La Repubblica, poi, presenta un’ “analisi: l’algoritmo fa un gol più del diavolo”, in quanto nella “classifica ponderata dal computer in caso di stop, il Milan perderebbe l’Europa”.

Altri quotidiani studiano, invece, possibili problematiche di chi lotta per la permanenza. La Gazzetta del Mezzogiorno informa: “Per il direttore sportivo del Lecce Mauro Meluso esiste un argomento cruciale ed è quello dell’eventuale applicazione del piano B e del piano C: «Dovranno essere chiariti prima di tornare in campo i vari scenari e in quali situazioni verrebbero adottati. Si tratta di una questione fondamentale perché riguarda i verdetti dell’annata agonistica. Le scelte vanno operate a monte e devono scaturire da un confronto all’interno della Lega di A e poi tra la Lega stessa e la Federazione»”.

E, comunque, sostiene il Corriere dello sport, in base all’algoritmo e in caso di stop anticipato, i vertici federali sono al “lavoro sul piano C con proiezione su 38 gare della media punti in casa e in trasferta” secondo il modello inglese, per cui esso “oggi premierebbe Verona e Torino”.

Naturalmente, emergono pure le convenienze economiche e i rapporti con i sostenitori. Li evidenzia Quotidiano di Puglia: “In attesa di ripartire, i club di serie A studiano come riportare i propri tifosi, almeno in parte, allo stadio. Nelle prossime settimane le società dovrebbero proporre al Governo un progetto per ripristinare un’affluenza dal 10 al 25% della capienza, a partire da metà luglio o più verosimilmente dalla prossima stagione”.

Pure  La Gazzetta dello Sport  comunica che "verrà proposto il tema della riapertura parziale degli stadi… Se il governo concederà di accomodarsi al cinema o in teatro, a maggior ragione potrà essere più permissivo riguardo la possibilità di assistere a un evento sportivo all’aria aperta. Ovviamente nel rispetto del distanziamento sociale”.

Non mancano, infine, analisi sulle trasmissioni televisive: Il Messaggero, infatti, riferisce: “Il Calcio riaccende le televisioni. Da Sky a Mediaset, fino alla Rai che ha la Coppa Italia in chiaro, tutte pronte a riproporre i ‘grandi classici'.

Nel mondo del pallone non c'è proprio la possibilità di annoiarsi.

 

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