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È difficile progettare il futuro prossimo e lontano del calcio, per i contrastanti interessi e le diverse sensibilità. La stampa ne riporta efficacemente e con grande evidenza le diverse richieste e pretese.

 

 

 

La situazione è sintetizzata da Avvenire: “In serie A, in attesa della ripresa degli allenamenti, è caos per l’epilogo della stagione”. Da rilevare pure che il giornale si dimostra particolarmente attento ai giocatori, con un breve focus: ”Raddoppiano i casi di depressione tra i calciatori professionisti”.

“Non mi piace questa fretta di accelerare i tempi. Noi, come Lecce calcio, siamo sempre stati dell’idea che si può tornare a giocare a condizione però che ci siano tutte le condizioni di sicurezza per la squadra e per quanti fanno parte del gruppo che lavora attorno ad essa. Come al solito siamo uniti e compatti”, riporta Quotidiano di Puglia, riferendo le dichiarazioni del vicepresidente del club di via Colonnello Costadura, Corrado Liguori.

Al Corriere della sera il presidente Uefa Aleksander Ceferin dichiara: “All’inizio sarà calcio virtuale, ma nel tempo torneremo a vedere tribune piene. È meglio giocare senza giocatori che non giocare affatto. Il calcio riporterebbe nelle case dei tifosi emozioni e gioia di cui hanno disperatamente bisogno”.

La Repubblica, invece, dà rilievo a quello che intitola: “Il partito dello stop al calcio” e, dopo aver presentato le difficoltà per la piena salvaguardia dell’osservanza delle norme sanitarie, spiega: “A questi ostacoli si aggrappano le società di Serie A, tutte quelle dal decimo posto in giù, che vorrebbero che il campionato non riprendesse. Capofila è Massimo Cellino, presidente del Brescia, che a Repubblica ha raccontato di aver contratto il virus. «È assurdo che si discuta se giocare, Mi imbarazza l’insensibilità del governo. Bisogna avere rispetto per tutti i morti». Una posizione che incontra favori nel Movimento 5Stelle, da cui proviene il Ministro per lo sport Spadafora”.

E proprio sul ministro Spadafora focalizza l’attenzione Il Messaggero, in una dettagliata carrellata su “Ciò che frena il ritorno del calcio”, individuando “I dubbiosi: Governo e otto club poco convinti. Spadafora: «Nulla è ancora certo»”.

E, su La Gazzetta del Mezzogiorno, Di Renzo, ex preparatore atletico del Lecce, puntualizza: «Ci vogliono almeno tre settimane prima di poter giocare una partita. Ed ecco che cosa si rischia…»”.

C’è, però, chi sta già guardando molto più avanti: “Il calcio è fermo, ma il mercato corre: la Juve ha l’accordo con Chiesa”, annuncia La Stampa.

Intanto, ha suscitato notevole interesse la dichiarazione di Fabio Fognini sul Corriere della sera, campione tennista e marito di Flavia Pennetta: “Quelli del calcio sono matti… Ci sono morti e vogliono riprendere, pensano solo ai soldi”.

 

 

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