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Una rete per parte, un punto per squadra, ma per il Lecce vale di più.

Si chiude così la prima giornata di ritorno, al Via del Mare, con un Lecce più incisivo, più determinato, specialmente nel secondo tempo e che riesce a ribaltare (almeno in parte), con un prezioso pareggio, la sonora sconfitta della prima giornata d’andata del 26 agosto scorso, quando tornò nel Salento dal Meazza dopo aver subito la sonora sconfitta di quattro gol (e l’espulsione di Farias).

In tribuna, oltre agli ospiti milanesi (Zanetti, dirigenti e compagni), si è notata anche la presenza di mons. Michele Seccia salutati, durante l’intervallo, dai rappresentanti habitué del clero diocesano sportivo leccese.

Si diceva un punto che fa classica e soprattutto morale. Un punto conquistato in rimonta e che sta a dimostrare che i giallorossi lotteranno fino all’ultima giornata. È il terzo pareggio conquistato dopo quello con altre due grandi del campionato: la Juve e il Milan. I neroazzurri (scesi in campo con una maglia verde acqua, non proprio brillante) dell’ex Antonio Conte, hanno collezionato il secondo pareggio consecutivo, mentre il Lecce può rialzare la testa dopo le quatto sconfitte delle ultime quattro partite.

Liverani-pensiero

«I ragazzi si sono impegnati - afferma il mister Fabio Liverani - ci hanno messo tutto: il cuore, la testa, la volontà, la decisione. Recuperare, dopo lo svantaggio, ha dimostrato che hanno carattere, che è possibile alzare la competitività, andare a nuove velocità. Contro le grandi squadre c’è un approccio diverso, più classe, più determinazione in difesa, più attenzione. Sono molto soddisfatto e ottimista».

Considerazioni

Ovviamente, si partiva svantaggiati, ma sia Lukaku sia Martinez sono stati bloccati a dovere e ai due attaccanti non gli è stato facile liberarsi dalla morsa a uomo dei difensori salentini; in condizioni diverse si sono dimostrati sempre molto pericolosi. Ciò a conferma che anche l’Inter non è priva difetti. Ancora tanti gli infortunati tra i leccesi e si attende l’arrivo di un paio di rinforzi dal mercato. Inoltre, se il campionato finisse oggi saremmo salvi: siamo ancora fuori dalla zona retrocessione, con un punto di vantaggio e con una giornata in meno.

San Gabriel

In porta si è visto un “arcangelo Gabriel” al top. Se si esclude l’incidente del gol subito, ha rassicurato tutti i compagni di squadra, con parate risolutrici che hanno infuso tranquillità in zona impostazione di gioco.

Ricordo

I calciatori di Lecce e Inter sono scesi in campo per il riscaldamento con le maglie raffiguranti il “sorriso del guerriero” per ricordare e rendere omaggio a Giovanni Custodero, il giovane portiere di Pezze di Greco (Fasano), scomparso domenica scorsa dopo aver lottato, con grande forza, contro un male incurabile.

Premio

Il presidente Saverio Sticchi Damiani, prima dell’incontro, ha premiato con una maglia celebrativa l’indimenticabile Istvan Vincze, il calciatore ungherese che totalizzò 47 presenze in giallorosso in quella che fu la gloriosa squadra di Carlo Mazzone. Tutti i tifosi hanno scolpito nella memoria il ricordo del gol decisivo siglato da Istvan nel derby con il Bari nella stagione sportiva 1989-1990 nell’ultima gara andata in scena allo stadio della Vittoria tra baresi e salentini.

Anastasi

Infine, prima del fischio d’inizio, le squadre hanno osservato un minuto di silenzio in memoria di Pietro Anastasi, recentemente scomparso e i giocatori dell’Inter hanno giocato con il lutto al braccio.

La prossima

Gli allenamenti riprenderanno martedì 21 gennaio alle 16 al Via del Mare. Il prossimo impegno vedrà il Lecce contro l’Hellas Verona, al Bentegodi, domenica 26 gennaio, alle 15. In casa, nel debutto al Via del Mare, del 1° settembre 2019, l’undici di mister Liverani subì la rete della sconfitta siglata da Pessina. Mentre la prossima in casa si avrà contro il Torino e nulla è dato di scontato rammentando che, nel capoluogo piemontese, il Lecce vinse 1-2 la sua prima gara con reti di Farias e Mancosu, contro il rigore siglato da Belotti.

 

 

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