Tra andata e ritorno non è cambiato nulla, anzi alla fine il Como passeggia al Via del Mare. È vero che anche oggi l'arbitro ci ha messo del suo e i giallorossi avrebbero meritato un rigore clamoroso su Krstovic. È anche vero che non è mancato l'impegno, ma i gol presi hanno del clamoroso.
Poi manca sempre la finalizzazione e la Nord che pure aveva incitato la squadra, esplode nella contestazione, frutto di profonda delusione. Il momento decisivo del campionato è arrivato ed ora non ci sono più margini per sbagliare. Il Lecce era atteso da un finale tutto anima e cuore per conservare la categoria e dar seguito a tre anni meravigliosi, dove ha conquistato una promozione in A e due permanenze nella massima serie. L'ostacolo odierno, il Como, non era per nulla semplice, perché i ragazzi di Fabregas sono una banda di giovani funamboli, tecnicamente fortissimi, ma anche desiderosi di mettersi in mostra. Diao non è nemmeno ventenne e Valle e Nico Paz sono nati nel 2004. Il Lecce però non poteva fallire e aveva l'obbligo di provare a vincere davanti al proprio pubblico. Mister Giampaolo aveva parlato di partita fondamentale e, alla vigilia, aveva sottolineato la necessità di non perdere mai fiducia nel corso dell'intera gara, dove tutto poteva accadere. Il Como di Fabregas aveva numeri pazzeschi nel possesso del pallone, in media superiore al 60%. Questo però non doveva intimidire i salentini, i quali dovevano, al contrario, sfruttare le proprie armi, come la velocità nelle transizioni e l'affidabilità difensiva.
Purtroppo, in un primo tempo combattuto, il Lecce aveva il torto di non sfruttare tanti corner e di prendere la rete in contropiede. Deboli nelle finalizzazioni, i salentini cercavano di costruire azioni, ma erano poco cinici. A inizio match, il tecnico di Bellinzona decideva di sacrificare Guilbert, preferendogli Danilo Veiga sulla destra, mentre il resto del reparto difensivo veniva confermato. A centrocampo, spazio a Coulibaly, praticamente insostituibile per la sua dinamicità e capacità di tamponare gli avversari, e a Ramadani e Helgason. Infine, in avanti, oltre a Krstovic, giocavano Pierotti a destra e Morente a sinistra. Fabregas optava per il 4-2-3-1, molto mobile e fluido. La gara inizia con il predominio degli ospiti ma il primo tiro è di Krstovic al 2'. Al 4', su angolo, va al tiro a giro Nico Paz, ma Falcone risponde alla grande. Il clima è rovente e non solo per il gran caldo. La Nord spinge forte e al 6' Krstovic va in gol, ma la posizione di fuorigioco sul lancio è netta. I giallorossi lasciano campo ai lagunari, si chiudono abbastanza bene, pronti a ripartire, ma Ikoné è pericoloso a destra e Nico Paz gli ruota spesso vicino. Douvrikas è preso in consegna da Baschirotto, ma al 13' Falcone interviene a sventare un tiro dello stesso attaccante ospite. Al 15' Morente impegna dal limite il portiere comasco. Un minuto dopo ci prova Helgason ma Butez si distende e devia in corner. È un momento propizio per i giallorossi che spingono e ottengono 3 corner consecutivi. Al 20' Sozza ammonisce ingiustamente Coulibaly per un fallo inesistente. Il Lecce è spumeggiante ma inconcludente, mentre i comaschi vanno al tiro con Da Chuna. Al 31' la grande occasione è per il Como con la sua punta Douvrikas, ma il tiro finisce a lato di un soffio. Al 33' Diao realizza il gol comasco in contropiede, ma l'assistente di Sozza segnala il fuorigioco. Lungo il check del Var che, alla fine, concede il gol al Como. Al 39' è bella la combinazione giallorossa che porta al tiro Morente, ma la conclusione è debole. Giampaolo sostituiva subito Coulibaly, ammonito, e inseriva Berisha. Al 53' Giampaolo mette Pierret e Ndri nel tentativo di riprendere la gara. Al 55' Gaspar non ci arriva di testa per un soffio. Al 61' Morente è pericoloso ancora una volta. Al 65' Krstovic è trattenuto in area ma l'arbitro Sozza lascia proseguire. Al 62' entra anche Banda per Morente, mentre il Como inserisce Strefezza. Al 70 occasionissima per Ndri che dribbla l'avversario e si ritrova contro Butez che gli devia il pallone in angolo. Al 78' entra anche Rebic, ma al 84' su punizione il Como raddoppia con Goldaniga e al 91' triplica con Diao. Il 25 aprile toccherà andare a Bergamo senza Krstovic che, diffidato, verrà squalificato e il Lecce dovrà fare l'impresa.