Un match incredibile, un Lecce bello fino al gol del Milan, ma poi ingenuo e molle. Questa volta non sono mancati i gol, bensì la fase difensiva, incapace di contenere Leao che ha svoltato la gara.
Nel finale inutili i tentativi di Ramadani e Krstovic. Ciò che non si può accettare è la mancanza di lucidità dei salentini, anche se la squadra ha lottato fino alla fine e l'impegno non è venuto meno. Forse dovrebbero finire i crediti per calciatori che sono fuori forma e non rendono da troppe partite. Il Milan ha avuto il pallone per larghi tratti della gara e non meritava il doppio svantaggio. Eppure, dopo il raddoppio, i giallorossi avrebbero dovuto amministrare meglio e consolidare il possesso del pallone. Invece, hanno perso le misure e sofferto troppo dal lato di Gilbert e Pierotti. I cambi del mister sono stati tardivi, ma veramente non si può non mettere una pezza da quel lato. Cosi la frittata si materializza al 36' sull'asse Leao-Pulisic che da il 3-2 ai rossoneri, che erano sotto 2-0. Mister Giampaolo schierava un Lecce fatto di palleggiatori a centrocampo, probabilmente alla ricerca del gol, anche se questo non doveva diventare una ossessione, stando alle stesse parole del mister. Infatti, in difesa, veniva confermato il quartetto che aveva comunque dato ampie garanzie nelle ultime partite. La novità maggiore veniva dal centrocampo dove Berisha era schierato come mediano di costruzione, Coulibaly aveva maggiori compiti del rottura del gioco avversario e Helgason doveva supportare il tridente offensivo. A proposito di attaccanti, rientrava in pista Pierotti, recuperato quasi del tutto, anche se sta convivendo con qualche problemino. D'altro lato, Coincecao, avendo fatto pretattica, schiera Gimenez come centravanti e alle sue spalle il trio Pulisic, Jimenez e Reijnders. La partita inizia con il gol di Gimenez im netto fuorigioco.
Il Milan preme molto e il Lecce è in netta difficoltà. Al 6' Krstovic si fionda in contropiede e realizza il vantaggio giallorosso su assist di Helgason. Un minuto dopo Musah prova da fuori, ma Falcone è attento. Al 12' Gimenez sbaglia da ottima posizione su cross proveniente dalla nostra destra, dove soffriamo.
I rossoneri sono avvolgenti nelle loro trame e il Lecce è troppo raccolto in difesa. Per ora, si regge e il Milan è solo campione del possesso palla. Al 15' però è Gabbia a segnare su cross da calcio piazzato. Il centrale milanista è lasciato inspiegabilmente solo. Gabbia però è in offside e il Var lo annulla giustamente.
Al 22' stupenda azione dei giallorossi con triangolazione centrale che porta al tiro Krstovic il quale colpisce il palo a portiere battuto.
Un minuto dopo Pierotti va vicino al raddoppio in ripartenza. Alla mezz'ora Krstovic si stende a terra dopo una bella azione personale, ma il ragazzo stringe i denti e prosegue. Il Lecce soffre nel finale di tempo con i cross di Pulisic molto insidiosi. Al 41' Gimenez va vicino al pari, ma Falcone è strepitoso nella chiusura. Il Milan si mangia tanti gol anche perché il Lecce soffre a centrocampo con Berisha che non è in grado di coprire ed è anche ammonito. Dopo 4 minuti di recupero si chiude il primo tempo con il Lecce in vantaggio. Nella ripresa, Leao era subito messo in campo al posto di Jimenez, mentre il Lecce non effettuava cambi. Il primo affondo del portoghese era improduttivo, ma faceva già notare la sua rapidità. Il Milan gioca come nel primo tempo e al 7' prende il palo e sul conseguente angolo ancora i rossoneri svettano di testa con Gabbia. Su cross di Leao ancora pericolosissimo il Milan al 10' e allora Pierret sostituisce Berisha per contenere meglio a centrocampo. Il forcing milanista è asfissiante e c'è da soffrire. In contropiede il Lecce è micidiale e al 14' Helgason costruisce e Krstovic finalizza per il 2-0. Conceicao cambia tutto. Entrano Joao Felix e Abraham al 17'. Al 22' il Milan accorcia in modo fortunoso su autorete di Gallo e si riapre il match. Al 26' il Milan ottiene un rigore per fallo di Baschirotto in piena aerea e in pochi minuti i rossoneri pareggiano. Giampaolo cambia Pierotti e Helgason ed entrano Ramadani e Danilo Veiga. Al 35' il Milan triplicava con Pulisic su cross di Leao lasciato inspiegabilmente senza il raddoppio di marcatura. Alla fine la Nord applaude la squadra, perché non è mancato l'impegno.