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“I nuovi scenari della Scuola dell’Infanzia: con le Indicazioni Nazionali verso il futuro” il tema del convegno 2018 della Federazione italiana delle scuole materne della provincia di Lecce, si inserisce nel solco gattopardiano del “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”.

lecce san guido

L’atteso appuntamento di formazione delle docenti delle scuole dell’infanzia paritarie di Lecce e provincia, che da più di quindici anni si svolge nell’ultimo weekend di agosto presso l’Istituto Sacro Cuore di Lecce, pur accogliendo le riforme e i mutamenti della scuola italiana rimane fortemente ancorato alla tradizione educativa che sostanzia la sua identità.  

In questi anni tutto è rimasto com’era all’inizio: la professionalità e la dedizione del professore Vincenzo Paticchio presidente provinciale e timoniere della Federazione, l’impegno per garantire la migliore offerta formativa del territorio, la presenza di guide illuminate come il professore Nicola Paparella, pedagogista di fama e la psicologa Stefania Greco. Ma al contempo, tutto è cambiato grazie alla presenza di esperti sempre diversi e competenti e di nuovi relatrici: le professoresse Anna Emanuela Costanzo  dell’Università dell’Insubria ed Ermelinda De Carlo dell’Università di Perugia. Nello specifico, il professore Paparella ha illustrato i nuovi scenari di un’educazione multidirezionale imbastita intorno al bambino faber; la dottoressa Greco ha evidenziato l’importanza della metacognizione per il benessere psicofisico della persona, la professoressa Costanzo ha sviluppato il suo intervento in due momenti, uno teorico sugli strumenti culturali per la cittadinanza e uno pratico e partecipativo, strutturato in tavoli tematici, e infine Ermelinda de Carlo che, utilizzando lo sfondo metaforico del viaggio, ha fornito indicazioni per valutare per competenze e costruire ambienti di apprendimento.

Sono rimaste come erano la maggior parte delle docenti laiche e religiose delle scuole iscritte alla Fism, ma alcune insegnanti sono cambiate, tutte però sono accomunate dal medesimo entusiasmo per un appuntamento di snodo fondamentale per tirare le somme dell’anno trascorso e proiettarsi verso la nuova avventura scolastica, cariche di un prezioso bagaglio culturale  sapientemente intessuto di utili nozioni e preziosi suggerimenti operativi.

Rimane com’era, soprattutto, il cuore religioso dell’associazione di scuole paritarie, esattamente come l’ha pensata e voluta il vescovo Minerva quarant’anni fa. Come rimane immutato l’orgoglio dell’appartenenza nonostante il tempo passi e i vescovi si siano succeduti.

È stato l’arcivescovo Michele Seccia a chiudere il convegno con un incontro con i gestori e con le maestre e con la celebrazione eucaristica domenicale.

 

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