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Sono in totale 570mila gli alunni delle 7.995 scuole cattoliche paritarie presenti sul nostro territorio; il 58%, ossia oltre 330mila, negli istituti d’infanzia; 133mila nella primaria; 58mila nella secondaria di primo grado e oltre 46mila nella secondaria di secondo grado.

È quanto emerge dal XXI Rapporto sulla scuola cattolica in Italia, realizzato come ogni anno dal Centro studi per la scuola cattolica (Cssc) della Cei. Si tratta per lo più di istituti di piccole dimensioni con classi mediamente composte poco più di 20 alunni; una media che scende a 16,2 alunni per classe nelle secondarie di secondo grado.

Cresce rispetto all’anno precedente il numero dei disabili, oggi 8.431, sia in valore assoluto (+657) sia in percentuale (+0,2%). I contributi a questa crescita, si legge nel report, “vengono dalla scuola dell’infanzia, dalla primaria e dalla secondaria di I grado, che compensano il calo della secondaria di II grado (-97); anche i valori percentuali sono in crescita, tranne la secondaria di II grado”. Diminuisce invece di 1.010 unità il numero degli alunni con cittadinanza non italiana – attualmente 30.786 – producendo anche un calo percentuale dello 0,1%.

Sono invece 52.629 gli insegnanti che prestano servizio nelle scuole cattoliche italiane ma il numero, precisa il report, è “approssimato per difetto in quanto numerose scuole (soprattutto dell’infanzia) non hanno fornito il dato; non si è lontani dal vero stimando in circa 55mila i docenti delle scuole cattoliche, ma va considerato che una quota significativa è impiegata a tempo parziale”.

Rispetto all’anno precedente “la differenza è di 320 docenti in meno”.

 

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