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“Ho desiderato che questo evento si svolgesse proprio in questi luoghi simbolici, perché le periferie - geografiche ed esistenziali - sono le porte sante più amate da Gesù”.

 

 

 

 

“Cammineremo accanto a tanti fratelli e sorelle che vivono l’esperienza, spesso faticosa, della convivenza culturale e spirituale, per condividere con loro racconti, speranze e testimonianze di fede”. Lo dice l’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, mons. Franco Moscone, presentando il Giubileo diocesano che si celebrerà sabato 18 ottobre a Borgo Mezzanone e Borgo Incoronata.

Il Giubileo - aggiunge - vuole “essere un pellegrinaggio di popolo, un segno di cura e fraternità che renda visibile la
Chiesa come casa di tutti”. Da qui l’auspicio della partecipazione di tutti i sacerdoti, insieme alle loro comunità, dei consacrati e delle consacrate, perché il Giubileo è “un tempo di unità, di conversione e di testimonianza: nessuno resti spettatore. Non si abbia timore - spiega - a sospendere le celebrazioni eucaristiche nelle parrocchie, nelle chiese rettorie e nelle cappelle delle comunità religiose previste nella mattinata di sabato 18 ottobre, per favorire la piena partecipazione al pellegrinaggio e alla celebrazione comune”.

Il programma prevede il raduno a Borgo Mezzanone alle 9 con testimonianze e interventi, quindi il pellegrinaggio verso il Santuario dell’Incoronata, dove alle 12 sarà celebrata la santa messa. Le offerte raccolte durante la celebrazione saranno destinate al potenziamento degli ambienti della Caritas parrocchiale di Borgo Mezzanone, come gesto concreto di carità e vicinanza. “Camminiamo insieme, perché solo insieme possiamo attraversare le nostre ‘porte sante’ quotidiane e rendere visibile il volto di una Chiesa che ama, accoglie e serve”.

 

 

 

 

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