Speranza e spirito di servizio, per superare la ferità di una città divisa tra diritto al lavoro e diritto alla salute.
Lo ha rimarcato ieri l’arcivescovo della diocesi di Taranto, Ciro Miniero, rivolgendosi ad operai, quadri e commissari straordinari di ex Ilva, riuniti nello stabilimento ionico per il precetto pasquale. “Ho pensato tanto a come non essere retorico, scontato. Nessuna delle vertenze degli ultimi anni può dirsi risolta, restano tutte vivide le emergenze che preoccupano voi operai e la città tutta. A tutto questo - ha spiegato - si aggiungono la preoccupazione e le incertezze del contesto internazionale. Come possiamo nutrire speranza? Se il Signore adesso dovesse darci una soluzione comincerebbe da qui. Chinandosi e mettendosi a servizio. Tutti conosciamo la situazione sanitaria così come la precarietà dei lavoratori. Chissà però se ci siamo chinati per guardare dal basso loro, gli ammalati, questa città, con lo spirito di chi serve per amore. Ci siamo piegati a servizio sincero degli ammalati, degli operai e delle famiglie? È un gesto che Egli compie verso ciascuno di noi e che ci renderà autentici quando crederemo necessario ripeterlo fra noi”.
Foto di G. Leva.