Musica, teatro, cinema, incontri. Eventi diffusi, dal borgo alla periferia, gratuiti o a prezzi accessibili, per risvegliare il desiderio di spiritualità, accrescere la fede e condurre ad una Pasqua piena.
Con questa idea nasce a Taranto il Mysterium festival, con la codirezione artistica di Piero Romano e Pierfranco Semeraro. Sono 34 gli eventi che compongono l’undicesima edizione, anche stavolta realizzata da Ico Magna Grecia, arcidiocesi di Taranto, L.A. Chorus, Le corti di Taras, ArcoPu, con il supporto di comune di Taranto, Regione Puglia e Ministero della cultura.
Si parte oggi 28 marzo nella concattedrale Gran Madre di Dio, con l’Orchestra della Magna Grecia, diretta da Nils Schweckendiek, nel Te Deum di Jenkins, Dvorak ed Esenvalds. Si finisce con Schubert, la sera di Pasqua nella cattedrale di San Cataldo. In mezzo, i concerti dell’Orchestra giovanile della Magna Grecia, due artiste nazionali, Marina Massironi, in scena al Museo archeologico MArTa, con “Ma che razza di Otello?” e la cantautrice Carolina Bubbico con l’ensemble “Donna madre”, “The Man. The Passion of the Christ”, con Rbr Illusionisti della danza e “The Gospel mass” di Jacob De Haan. Tra i momenti attesi, anche quello con i tableau vivant di Ribera e Caravaggio messi in scena da Ludovica Rambelli Teatro in città vecchia. Un concerto speciale poi nella cappella dell’ospedale cittadino: riservato solo ad operatori e degenti, vedrà protagoniste le voci bianche dell’Istituto comprensivo Alfieri. Il 12 aprile in rassegna ci sarà un incontro tenuto dall’arcivescovo di Taranto, mons. Ciro Miniero. “Ormai - il suo commento - il Mysterium è un momento atteso sia dai tarantini che da chi si trova qui per vivere i riti della Pasqua. Bisogna rispondere all’esigenza di nutrire lo spirito anche attraverso le arti”.